Mondadori sfida l'estate con Sontag e Updike di Mario Baudino

Storia delle vacanze raccontata da Frutterò & Lucentini L'editore annuncia a Rimini i titoli del '94, la «convention» per la prima volta non è più segreta Mondadori sfida l'estate con Sontag e Updike In campo anche Grisham e Forsyth per battere la crisi del mercato RUMINI DAL NOSTRO INVIATO Nel giugno scorso, in Sardegna, Silvio Berlusconi disse ai librai: «Chi mette in vetrina un libro Mondadori compie un atto di coraggio politico». Già allora correvano polemiche dure, che ora in campagna elettorale sono ancora salite di tono. Ma ieri, alla convention con le forze di vendita che la Mondadori celebra al Grand Hotel di Rimini le urne sembravano davvero lontane. Silvio Berlusconi non c'era, gli onori di casa sono spettati al direttore generale Gian Arturo Ferrari, che per la prima volta ha aperto alla stampa questa manifestazione periodica destinata a presentare ai venditori i titoli per la prossima stagione. Il mercato dà segnali pessimi, proprio le elezioni sono poi nemiche giurate, per antica tradizione, della libreria italiana, resa sistematicamente deserta dalle campagne elettorali. E Ferrari è abile, sorridente e fiducioso. Mettere un libro in vetrina è ancora un atto politico? «La mia risposta è la stessa che ha dato proprio alla Stampa il nostro amministratore delegato, Franco Tato». In poche parole, il proprietario è una cosa, l'azienda editoriale un'altra, non è un'azienda partito. Quindi un libro Mondadori in vetrina non è più un gesto di coraggio politico? «Da un punto di vista generale non lo è mai stato. In presenza di attacchi alla casa editrice, quindi in casi particolari, lo è sempre». Poi Ferrari passa ai suoi ospiti, gli autori che lancerà sul mercato estivo, sperando che nel frattempo la festa del libro (inizia domani) e il dopo elezioni scaldino almeno un po' gli animi dei lettori. Dal mare d'inverno a quello d'estate, su cui si avventeranno gli autori di punta, quelli che potrebbero far cassetta e quelli che dovrebbero far cultura, secondo un doppio binario caro alla tradizione Mondadori, e che il suo direttore rivendica con forza. I grandi editori, quelli come si dice in gergo «generalisti», offrono con la loro produzione uno spaccato abbastanza completo del mercato. Ecco dunque che cosa ci aspetta per l'estate. Innanzi tutto, resurrezioni. La Mondadori lancia due grandi autori, stimatissimi, con la non certo segreta intenzione di provare se vendono: Susan Sontag e John Updike, che finora hanno condotto una vita dignitosamente stentata con altri editori. Riflettori sulla Sontag, che irrompe con un romanzo «italiano», ambientato a Napoli, dove si narra dell'amoroso triangolo fra la celebre e un po' trasgressiva Emma Hamilton, moglie dell'ambasciatore inglese alla corte borbonica, il diplomatico stesso e l'ammiraglio Nelson. Potenza delle coincidenze, siamo nell'area del romanzo storico su Eleonora de Fonseca pubblicato da Maria Antonietta Macciocchi (Rizzoli). Storia d'amore anche per Updike, che in Brazil avrebbe cambiato moduli narrativi, con una forte iniezione di umori sudamericani. E questo potrebbe essere davvero un sorpresa. I due scrittori non erano presen- ti, ieri a Rimini. C'erano invece parecchi italiani, chiamati a raccontarsi. C'era naturalmente De Crescenzo (che uscirà con un audiolibro dal titolo Sembra ieri) molto divertito dal suo pregetto di portare, domenica, un somaro in libreria a Cinecittà-due, e spiegare ai lettori che il somaro, appunto non legge. C'era Gianna Schelotto, che con Certe piccolissime paure narrerà storie segrete di ansia quotidiana. E c'era Claudio Fava, per preannunciare 0 suo Cinque delitti im¬ perfetti. Due autori di sinistra, e in mezzo Vittorio Sgarbi, pronto con il regesto di «due anni di polemiche parlamentari», ossia Onorevolissimi fantasmi. Infine, l'eros: Giacomo Dacquino pubblicherà Per l'amore, ovvero «come possiamo liberare i nostri affetti», e Daniela Danna con Amiche, compagne e amanti racconterà la storia delle lesbiche. Il panorama presentato ieri non si ferma qui, naturalmente; è molto vasto. Va da un inossidabile To- disco a un'inchiesta di Claire Sterling, dal nuovo romanzo di Lara Cardella alle corazzate Grisham e Forsyth, puntuali come rate d'affitto all'appuntamento con il best seller. L'elenco è lungo: il best seller arriverà? Sotto la pioggerellina di Rimini, qualcuno fa gli scongiuri. L'unico imperturbabile è Carlo Frutterò, preoccupato almeno in apparenza più del Tempio malatestiano («da visitare assolutamente») che non della Breve storia delle vacanze, il libro che insieme a Lucentini getterà sul mercato estivo. Noi in parte lo conosciamo già: perché i racconti dotti ed esilaranti sulle vacanze di Alcibiade, di Cleopatra o dei romani sono nati, nel '93, sulle pagine della Stampa. Mario Baudino Storia delle vacanze raccontata da Frutterò & Lucentini Lo scrittore John Updike

Luoghi citati: Napoli, Potenza, Rimini, Sardegna