GUTTUSO

Nel cognome GUTTUSO IIfiglio adottivo dell'artista: «Due grandi tra scienza e arte» miL rapporto con il padre è E nelle famiglie siciliane an! tiche di tradizione e cultu1 ra una dimensione da _MJ conquistare. Le frequenti assenze di mio padre, dovute alla sua attività scientifica, la differenza degli orari, la sua abitudine di ascoltare musica operistica limitavano i contatti, almeno quelli di cui potevo rendermi conto, ad una attenzione su giochi o prime letture. Ma all'età di dodici anni siamo partiti insieme per compiere, da soli, una ascensione sull'Etna. In quei tre giorni faticosissimi, per rispettare il vulcano bisognava salire a piedi, sono rimasto incantato dalle sue spiegazioni dei fenomem* naturali attraverso miti e rappresentazioni letterarie. Si sentiva partecipe di un mondo in cui le divisioni tra arte, lettere e scienza diventavano un inutile formalismo. Aveva il dono di infondere grandi suggestioni nei suoi interlocutori, fossero contadini o scienziati o artisti di cui era amico, tra questi Renato Guttuso, personaggio che fin da piccolo mi aveva affascinato per il rapporto che riusciva ad instaurare con me, per la complicità che riusciva a creare. Il fascino di Renato, come avrei imparato nei lunghi anni che ho trascorso quasi in simbiosi con lui, non scaturiva solo dalle sue opere, o dai suoi scritti, ma dalla profonda umanità, che emergeva dalia frequentazione quotidiana. La giornata scandita da rigidi orari era caratterizzata da pause e da una variabilità umorale che mi trasmetteva senza nascondere o mascherare malinconie ed euforie entrambe fo- riere di straordinaria tensione creativa. Lì nello studio i modelli, sia che fossero oggetti sia fotografie da lui stesso scattate, prendevano forma e trovavano un luogo: poggiati, spostati, palpeggiati da quelle mani che di lì a poco li avrebbero ritratti, in un crescendo di febbrile ansia, che mi coinvolgeva completamente. Poi le cose prendevano forma sulla tela e la «realtà vera» a poco a poco spariva... dimenticata, ed eravamo insieme esausti ad aspettare le sette, l'ora del whisky. Fabio Carapezza Guttuso Fabio Carapezza Guttuso

Persone citate: Fabio Carapezza, Guttuso Iifiglio, Renato Guttuso