li giorno dell'operazione? lo sceglie la lotteria

Un «salvagente» per i malati di psoriasi Ma il primario: le «concorrenti» erano d'accordo e lo facciamo per evitare trattamenti di favore li giorno dell'operazione? lo sceglie la lotteria Paziente di Cagliari denuncia: i medici decidono col sorteggio CAGLIARI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il prossimo passo sarà foise il «gratta e vinci un posto in sala operatoria». Già, perché ora nel reparto di ginecologia dell'ospedale oncologico «Businco» di Cagliari il diritto a un intervento chirurgico può essere assegnato da un sorteggio. Racconta Rina Fois, 48 anni, sposata con un autotrasportatore, casalinga di Monserrato: «Sono stata ricoverata in ospedale, al reparto di ginecologia, lo scorso 16 febbraio. Ho tre fibromi all'utero. Pensavo di poter essere operata presto. E invece, nei giorni scorsi, la sorpresa. Il medico, il dottor Mauro Usai, mi ha convocata nella guardiola, con altre due pazienti, e mi ha comunicato che, nel giorno fissato per l'operazione, c'era un solo posto libero nell'elenco degli interventi previsti. E tre pazienti con gli stessi diritti. Così è stata orga¬ nizzata la lotteria: su tre bigliettini è stato scritto il numero del mio letto e quelli delle altre donne. Poi io stessa ho estratto il foglietto vincente. Ho perso. E mi è crollato il mondo addosso». Disperata, in lacrime per il verdetto negativo della lotteria della salute, la casalinga era stata confortata dal medico: «Disse - ricorda - che mi avrebbe operato lo stesso». Martedì la nuova doccia fredda: «Ho saputo che tutto era slittato al 10 marzo. Sono esplosa. Ho chiesto spiegazioni al primario, mio ginecologo di fiducia, ma è stato inutile. Non mi è rimasto altro da fare che firmare la cartella medica, il foglio di dimissioni e scappare». In preda allo sconforto, la donna ha fatto solo pochi passi per strada ed è svenuta. «Un passante, forse un medico o un infermiere, mi ha adagiato su un'auto accompagnandomi al pronto soccorso di un altro ospedale. Un malore provocato dalla tensione. Ma si può affidare ad una tombola la vita?». La scelta affidata alla lotteria è stata confermata dai sanitari. Spiega il primario del reparto, Salvatore Lavra: salvi i casi urgenti, sui quali non esiste priorità, «ho dato ordine agli aiuti di fissare la scaletta degli interventi in base all'ordine di ingresso nel reparto. La signora Fois è una mia paziente, ne ho disposto il ricovero ma il mio interessamento è finito qui. Due malate erano entrate in ospedale prima di lei, avevano la precedenza. Per scegliere la terza da operare, quindi, è stato necessario ricorrere al sorteggio, visto che tutte e tre presentavano la stessa patologia. Garantismo che evidentemente nuoce o non piace. E in ogni caso l'intervento è previsto per il 10 marzo». Aggiunge il dottor Usai: «Di solito, quando la lista degli interventi è troppo lunga, le pazienti si mettono d'accordo. Era accaduto anche stavolta, poi una donna che aveva manifestato la disponibilità a posticipare l'operazione, cedendo il suo posto, è stata costretta a cambiare piani per problemi familiari. Giocoforza siamo ricorsi a una specie di lotteria per evitare trattamenti di favore. Avviene spesso», conclude. Giustificazioni che, sorprendentemente, anche la sezione cittadina del Tribunale del malato ha fatto proprie. Il presidente dell'associazione, Giusi Marcello, ha, in una dichiarazione, dato atto ai medici del reparto di aver agito con la massima correttezza. «Lo slittamento di una settimana dell'intervento non ha creato rischi aggiuntivi per la signora di Monserrato». Ma contro i medici è intervenuta la Garavaglia: «Un semplice sorteggio, seppur ipergarantista, è un metodo difficile da accettare» Corrado Grandesso

Persone citate: Corrado Grandesso, Fois, Garavaglia, Giusi Marcello, Mauro Usai, Rina Fois, Salvatore Lavra

Luoghi citati: Cagliari, Monserrato