Pioggia di ricorsi sulle elezioni

Cancellate molte liste, decimati i candidati: la Cassazione deciderà sui ricorsi entro domenica Cancellate molte liste, decimati i candidati: la Cassazione deciderà sui ricorsi entro domenica Pioggia di ricorsi sulle elezioni La Lega: una sanatoria, o saranno nulle ROMA. Siegfried Brugger è il candidato della Sud Tiroler Volkspartei in vai Badia. In queste ore è l'unico, in tutta Italia, ad avere la vittoria già in tasca. Dopo l'esclusione degli altri partiti per una serie di irregolarità nei documenti presentati, è rimasto da solo a correre nel suo collegio. Come essere già eletti, insomma, a meno che la Cassazione entro domenica non decida di accogliere i ricorsi dei movimenti bocciati o - ipotesi più remota - venga decisa una sanato, ria, come ieri ha chiesto la Lega. Una proposta immediatamente bocciata dal pds, con D'Alema, e da Alleanza Nazionale, con Fini, gli unici due schieramenti non toccati dai bollettini che diffondevano gli uffici elettorali. PROGRESSISTI. Problemi per Rifondazione in Sicilia, Calabria e Veneto. In forse la candidatura del segretario, Fausto Bertinotti, e dell'ex corrispondente della Rai da New York, Lucio Manisco. In Sicilia rischiano anche Emma Bonino, per la lista Pannella, il magistrato Giuseppe Avola, di Alleanza Democratica, e Pina Grassi, per i Verdi. A Genova è stato ripescato all'ultimo minuto Paolo Villaggio, capolista per la proporzionale della lista Pannella. CENTRO. I più colpiti sono i papisti di Mario Segni. Cancellati non da otto circoscrizioni, come si pensava all'inizio, ma da almeno nove, forse anche dieci. Ieri alle altre si è aggiunto il Lazio 2, travolgendo la capolista Costanza Pera. L'insufficienza delle firme mette in forse anche i candidati per il proporzionale nel collegio Piemonte 2. Ma anche i Popolari non sono messi bene. A microfoni accesi sostengono di essere ottimisti, di attendere con fiducia la decisione della Cassazione. In realtà i candidati al Senato per il Lazio del Partito Popolare, Romano Forleo, Brano Lazzaro e Umberto Cappono sono furenti. Ce l'hanno in particolare con Franco Marini, segretario organizzativo e responsabile del clamoroso errore che li ha messi fuori gioco: ignorare che per il Senato la procedura prevista dalla legge per la raccolta delle firme è diversa da quella prevista per la Camera. Esclusi, sempre in Lazio, cinque candidati per i collegi uninominali: fra di loro. Silvia Costa e Novella Calligarìs. Oltre che nel Lazio, la squadra di Mart mazzoli si trova nei guai anche nel Veneto 2. Qui, però, l'irregolarità è rappresentata da quattro firme in più. E' molto probabile, dunque, che la lista venga ripescata. MODERATI. Che cosa fare quando a poche ore dalla scadenza per la presentazione delle liste si rovescia il camion e vanno perse tutte le firme già raccolte? I responsabili di Forza Italia pugliesi non sono stati troppo a pensarci: hanno chiesto aiuto ad Alleanza Nazionale. La potente macchina di Fini si è messa in moto e le firme sono state presentate: all'ufficio elettorale, però, non è piaciuto il simbolo di An mezzo cancellato sui moduli e, ora, tutta la banda dei berlusconiani, il portavoce Antonio Tajani in testa trebbe dover dire addio ali. glia. Problemi anche nell « • che dove i simboli presentai j.. corrisponderebbero a quelli depositati presso il ministero e in Umbria per una sostituzione comunicata oltre i limiti di tempo e a Nuoro. La cancellazione di For- za Italia trascina con sé anche Vittorio Sgarbi in Puglia e Marche e i cristiano-democratici nelle Marche. A sorpresa, ieri si è poi saputo che per Berlusconi si è candidato in Basilicata per il proporzionale Maurizio Sacconi, ex socialista ed ex sottosegretario al Tesoro. Le truppe di Fini sono rimaste travolte solo in Calabria, la regione che in questo momento vanta il record di liste ricusate: undici. Fra queste, per l'appunto, anche Alleanza Nazionale e il capolista per la proporzionale, Raffaele Valenti te, per un eccesso di voti: 108 in più. LA LEGA E LA SANATORIA, Bocciature in Calabria, Lazio, Toscana, Emilia, Umbria, e soprattutto in Veneto, dove ad essere stato escluso è anche Franco Rocchetta: fatti i primi bilanci, la Lega ha pensato di passare immediatamente al contrattacco. Il capogruppo a Montecitorio, Roberto Maroni ha rivolto un «invito alla Cassazione perché valuti le irregolarità contestate in modo sostanziale e non formale». Se verranno cancellate anche le candidature nell'uninominale, per il collegamento previsto dalla legge, Maroni, poi, minaccia di bloccare le elezioni. La sua proposta di sanatoria, comunque, non ha suscitato grossi consensi. L'unico commento favorevole è stato quello del missino Raffaele Valensise che probabilmente spera di vedersi cancellare quei 108 voti in più che stanno minando il suo ritorno in Parlamento. Flavia Amabile In Veneto potrebbero restare solo 2 simboli: fronte progressista e Alleanza Nazionale Lazio: fuori Novella Calligarìs e Silvia Costa Bertinotti, Ayala e Bonino in dubbio in Sicilia camera: PIEMONTE 2: PATTO-Proporzionale [CASTEGNARO, CASIRAGHI] PIEMONTE 1 : PATTO-Proporzionalo CONTESTATE 70 FIRME 94 SOTTOSCRITTORI SENZA CERTIFICATO ELETTORALE] camera: rinnovamento LAZIO 2: patto [COSTANZA PERA] senato: 21 candidati patto-ppi [cabras FORLEO, capuzzó] camera: rifond. comunista [bertinotti] alleanza nazionale valensiseì Lista pannella SENATO: FASCISMO E LIBERTA' [IRREGOLARITÀ' SIMBOLO] MOVIMENTO MERIDIONALE LIBERALI DEMOCRAt EUROPEI [ENTRAMBI PER IRREGOLARITÀ' FIRME] camera: SICILIA OCCIDENTALE: rifond. comunista PROPORZIONALE VIZIO DI FORMA] BERTINOTTI alleanza democratica AYALA lista pannella PINA GRASSI, FMMA BONINO LA MAPPA DEGLI ESCLUSI camera: bari Uninominale forza italia [TAJANI] usta si [SGARBI] rinnovamento