l'ex segretario di Craxi chiama in causa Romiti

l'ex segretario di Craxi chiama in causa Romiti Giallombardo: Balzamo mi disse che il dirigente di corso Marconi doveva accreditargli 5 miliardi per le elezioni '92 l'ex segretario di Craxi chiama in causa Romiti r?tshL'amministratore Fiat: illazioni che non meritano commento MILANO. Chiama in causa Cesare Romiti Mauro Giallombardo, ex segretario di Bettino Craxi da un mese in cella singola a Busto Arsizio. Il nome dell'amministratore delegato della Fiat compare nel verbale di interrogatorio di martedì scorso. Secca e immediata la replica di Romiti: «Sono illazioni che non meritano commento». Nelle 4 ore di faccia a faccia con Di Pietro, Giallombardo ricostruisce tutti i versamenti arrivati sui conti nel Granducato. «Questione rapporti Balzamo (è l'ex cassiere nazionale psi morto un anno fa, ndr) - Romiti», è il titolo del capitolo a pagina 8 di quel verbale. Spiega Giallombardo: «Confermo che poco prima delle elezioni del '92 Balzamo mi chiese un giorno di verificare se era arrivata la somma di 5 miliardi sul conto presso la B.I.L. di Lussemburgo. Balzamo quando mi disse di verificare il versamento mi spiegò che Cesare Romiti della Fiat gli avrebbe personalmente fatto accreditare la somma sopra indicata». Ma i soldi non ci sono, quei 5 miliardi non sono mai stati versati sul conto lussemburghese. Spiega l'ex segretario di Craxi: «Siccome all'epoca l'unico conto in vita era il conto Hambest io ho verificato e dopo aver constatato che il versamento non era stato effettuato riferii la circostanza a Balzamo». A questa affermazione di Gial¬ lombardo, che chiama ora in causa Vincenzo Balzamo, morto d'infarto nel mezzo di Tangentopoli, replica con una breve dichiarazione Cesare Romiti: «Se ho ben inteso, si tratterebbe di una confidenza priva di riscontri, fatta per di più da una persona oggi scomparsa. Illazioni di questo tipo, affidate a confidenze - aggiunge Ro¬ miti - penso che non meritino alcun commento». L'ex segretario di Craxi, parla poi di un versamento che arrivò su un conto della stessa banca, filiale svizzera, a pochi giorni dalle elezioni del 5 aprile. Ma dice di non sapere altro: «Prendo atto che sul conto "Norange" presso la B.I.L. di Losanna che mi si dice essere a me intestato (che io non sapevo essere a me intestato ma sapevo esistere come conto del partito in quanto in altra occasione Balzamo mi aveva detto di fornire a Panzavolta che voleva versare contributi al psi) risulta un versamento di 4 miliardi con valuta 11 marzo '92 fatta pervenire dalla Bue di Lugano (è una banca del gruppo Fiat, ndr) ma sul punto non posso riferire alcunché in quanto io ho trattato solo l'operazione Panzavolta, quella di Scaroni e quella di Stafformi». Ancora meno Mauro Giallombardo sa di altri due versamenti a nove zeri «in occasione delle elezioni politiche del '92». Si tratta di 10 miliardi e 116 milioni finiti sul conto «Norange» e di 2 miliardi e 490 milioni finiti sul conto «Bulcka». Già quindici giorni fa, 10 febbraio, nel primo interrogatorio in carcere davanti al giudice Ghitti, Mauro Giallombardo aveva fatto riferimento a Balzamo, ripetendo quanto ha detto l'altro ieri al giudice Di Pietro. Fabio Potetti Mauro Giallombardo

Luoghi citati: Busto Arsizio, Lugano, Lussemburgo, Milano