Troppi prof terribili e assenteisti

vendita Dopo la sospensione del docente a Veterinaria la richiesta è che le «indagini» non si fermino qui Troppi prof terribili e assenteisti Gli studenti: non c'è controllo sulla didattica Gli studenti del Collettivo di Veterinaria sono soddisfatti della conclusione del caso Valenti, il prof, sospeso e deferito alla commissione disciplinare del Cun, reo di aver reso la vita impossibile a centinaia di studenti: «E' una storia partita male, con una lettera anonima, ma proseguita bene: con la costituzione del collettivo e la presentazione di una denuncia corretta cui è seguito l'intervento del rettorato». I ragazzi chiedono però che gli approfondimenti sulla vita in facoltà non si fermino qui. Qualcuno ricorda il caso di un altro docente, colpito da una grave malattia, le cui lezioni «sono da tempo una vera farsa». Un laureando: «In quale altro settore del mondo del lavoro sarebbe possibile questa situazione?». «Fuori uno, ma quanti ne restano!». Il giorno dopo la sospensione del prof. Gaspare Valenti gli studenti si lasciano andare a considerazioni non proprio lu¬ singhiere su una parte della categoria docente. Una categoria che, in troppi casi, sfuggirebbe ad ogni controllo. A Medicina, dove presto dovrebbe riunirsi per la prima volta la commissione paritetica per la didattica (composta da studenti e prof.), ci si augura maggiori verifiche sull'insegnamento. «I casi più tragici della nostra facoltà sono stati evidenziati nella controguida» dice uno studente che, in tempo di esami, preferisce mantenere l'anonimato. «Qualche docente ha lasciato intendere ritorsioni... Altri invece hanno accettato di discutere che cosa non va nei loro corsi». Un iscritto al quarto anno: «Va bene la sospensione di Veterinaria, ma perché per vent'anni non esiste controllo e poi all'improvviso imo viene giubilato dalla sera al mattino?». Stesse perplessità a Scienze Politiche. «Anche noi - dicono i ragazzi dell'Ufficio Studenti, au¬ tori di una contestata controguida - facciamo i conti con docenti indisciplinati, che non partecipano mai ai consigli di facoltà, che all'esame pretendono l'impossibile, che arrivano a lezione con tre quarti d'ora di ritardo. Denunciarli? Il singolo non lo farà mai per paura di ritorsioni. I casi peggiori comunque sono noti». Ma la debolezza non starebbe soltanto da una parte. «Il preside, la figura che istituzionalmente dovrebbe prendere i primi provvedimenti, è espressione di un compromesso tra le diverse "lobbies" di docenti: di qui i giuristi, di là i sociologi o gli storici. Per questo non ha forza». Anche a Scienze Politiche un po' di speranza per un «riordino» della didattica viene da una neonata commissione che «ha proposto la "standardizzazione" del 70 per cento dei corsi fondamentali, lasciando il 30 per cento alla libertà creativa del docente». I ragazzi citano il caso di un do¬ cente di Storia contemporanea che dedica il corso agli antifascisti italiani nella Francia degli Anni 30. «Nessuno ne disconosce l'importanza, ma non è limitativo rispetto alla storia contemporanea nel suo insieme?». A Lettere, molti i casi di prof, in perenne ritardo, abituati a spostare gli appelli: una consue¬ tudine logorante, alla quale gli studenti non reagiscono più. «All'Università - dice una ragazza non esiste la figura dell'ispettore, come c'è nella scuola superiore. Là i docenti sono tenuti a un orario, qui ognuno si sente libero di fare ciò che vuole. Perché?». Maria Teresa Martinengo li professor Gaspare Valenti docente di Malattie Infettive a Veterinaria è stato sospeso dagli esami e deferito alla commissione disciplinare del Consiglio Universitario Nazionale

Persone citate: Gaspare Valenti, Maria Teresa Martinengo

Luoghi citati: Francia