Valzer intorno al Trap di Angelo Caroli

Tecnici al bivio: molte squadre aspettano la sua mossa Tecnici al bivio: molte squadre aspettano la sua mossa Valzer intorno al Trap Roma o Inter. O Lazio? TORINO. La situazione precaria di alcuni allenatori di serie A ricorda quel giochino che fanno i bambini con le pedine del domino: le addossano una all'altra e quando decidono di far crollare tutto si limitano a dare una spintarella alla prima. E la prima pedina è Trapattoni. Che lascia Torino (per la seconda volta). La Juventus mette perciò Lippi in panchina. Su questa notizia non ci piove da tempo. E' il primo passo della reazione a catena. Andiamola ad analizzare. E parliamo innanzitutto dell'attuale tecnico bianconero. Quando il Giuan urla di non aver avuto contatti con alcuna società, è sincero. Ciò non toglie, però, che ci siano diversi e inconfutabili segnali diretti a lui: arrivano dall'Inter, dalla Lazio e, soprattutto, dalla Roma. Si dice che non sia ipotizzabile il ritorno del Trap a Milano perché lui lo rifiuta. Un'ipotesi assurda. In realtà, il «verbo vero» sta nella testa di Pellegrini, il quale forse teme di correre grossi rischi presentando alla tifoseria (ce n'è però una grossa parte che è rimasta fedele al Giuan dai tempi dei 58 punti e della Coppa Uefa) un cavallo di ritorno. Inoltre, Pellegrini teme che un elemento come Trapattoni, validissimo sia come tecnico che come manager, possa limitare i suoi poteri. Ma i giochi, a nostro avviso, sono tutt'altro che chiari. E fatti. Sulla collocazione nella capitale, Trap è a un bivio: Roma o Lazio? Le decisioni del presidente giallorosso Sensi saranno condizionate dall'andamento del campionato, poiché Mazzone tutto sommato non gli dispiace. E una bocciatura dopo 12 mesi (arco di tempo necessario per ambientarsi) sarebbe clamoroso. Ma se i risultati fossero tali da portare al licenziamento di Carletto, sono pronte soluzioni alternative: una riguarda appunto Trapattoni. Che realizzerebbe il sogno di riportare la moglie (che è romana) nella capitale. Non manca un'ipotesi fantascientifica: si vocifera sul ritorno di Boskov, tutto perché il tecnico serbo ha confidato ad amici: «Il prossimo anno, allenerò una squadra competitiva». Il che non esclude una rimpatriata giallorossa. L'ipotesi di Trapattoni alla Lazio vive sul filo del rasoio. Nella sede biancoceleste palpitano due anime: la prima (Bendoni in testa) caldeggia l'avvento di Giovanni, la seconda (Cragnotti) punta allo zonista Zeman. Però il nome di un altro tecnico si aggiunge alla lista, ed è quello di Bianchi. Tradizionalista (marcamento a uomo) e professionalmente impeccabile come Trapattoni. Lippi, dicevamo, è il futuro allenatore della Juventus. E lascia ovviamente scoperta la panchi¬ na napoletana. Che succederà al San Paolo? Candidati attendibili sono Mazzone (se divorzierà da Sensi) e Zeman. Questo secondo orientamento rientra in un piano più rivoluzionario, che contemplerebbe un rinnovamento anche filosofico: meno soldi, giocatori più giovani e magari del tutto sconosciuti. Al Napoli piace assai Mondonico. Però non è detto che l'allenatore torinista rinunci a rimanere nel Toro, al quale ha dato moltissimo sotto tanti aspetti. Nel caso in cui i suoi destini dovessero disgiungersi da quelli granata, Emiliano ha più probabilità di accasarsi all'Inter o addirittura alla Lazio, dove si dà per scontato l'addio di Zoff e dove il tecnico granata può contare su sponsor eccellenti come Cravero e Marchegiani. E il Torino? C'è un ventaglio di scelte per una società che vive momenti di profondi rinnovamenti. Si parlava di Cagni, che però ha già firmato l'allungamento del contratto con il Piacenza e di Simoni, un «cuore granata» molto ben visto sia dai supporters sia dai dirigenti. Anche se a Cremona garantiscono che Gigi finirà per restare dov'è. L'esperienza insegna che la carne messa sul fuoco oggi, domani può benissimo andare in fumo. Non si esclude però che sulla panchina del Toro finisca il laziale Zoff. Sarebbe uno scambio incrociato. A Genova assicurano che Eriksson resterà alla Samp (ha acquistato una villa da 3 miliardi a Quinto). Però si sa che l'appetito vien mangiando (notizie allettanti). E l'appetito lo porterebbe all'Inter, che lo corteggia. Angelo Caroli La zona di Guidolin, discepolo di Sacchi, non ha avuto fortuna all'Atalanta mi Boskov: a giugno rientrerò in gioco