Un agente speciale di Eltsin nel cuore della Cia di Franco Pantarelli

Un agente speciale di Elfsin nel cuore della Cia Smascherato con la moglie, per dieci anni ha fornito documenti segreti al vecchio e al nuovo Cremlino Un agente speciale di Elfsin nel cuore della Cia Clinton furibondo protesta con Mosca: è una vicenda molto grave LE CARRÉ' DIVENTA REALTÀ' NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Lavorava proprio nel cuore del quartier generale della Cia l'uomo arrestato ieri per avere passato preziose informazioni, per anni, al nemico. No, non solo a quello di un tempo, il Kgb dell'Unione Sovietica, ma anche al servizio segreto della Russia attuale, che siccome non si sa come si chiami viene definito nelle carte dell'accusa «il diretto successore» del Kgb. Il presidente Bill Clinton ha pubblicamente protestato con il governo di Mosca, ha definito la cosa «estremamente grave» e questo caso sembra arrivare proprio a puntino (perfino troppo, dicono i soliti maligni) nel momento in cui a Washington c'è molta irritazione nei confronti di Boris Eltsin per il suo intervento contro l'ultimatum ai serbo-bosniaci. Aldrich Hazen Ames, 52 anni, e la moglie Maria del Rosario Ca¬ sas, di 41, lui rispettato agente della Cia di alto rango, lei collaboratrice «part time», nata in Colombia a naturalizzata americana dopo il matrimonio, sono finiti in galera ieri, dopo la scomparsa degli ultimi dubbi sul fatto che facessero il doppio gioco. Che alla Cia ci fosse una talpa, ha raccontato un anonimo uccellino all'Associated Press, lo si sospettava almeno dal 1985, perché spesso accadevano cose da cui si deduceva che i sovietici disponevano di informazioni estremamente precise riguardanti sia gli agenti operativi sia le loro «missioni». Ma non c'era modo di venirne a capo, perché a quel tempo Ames era proprio il capo della «sezione Urss». Se qualcuno era «qualificato» a vagliare i possibili sospetti, questo era lui. Poi Ames ha proseguito la sua carriera, andando a svolgere incarichi più alti e più misteriosi, ma siccome il flusso di informazioni ai sovietici e poi ai russi continuava, a mettere le mani sull'indagine è arrivata l'Fbi. I rapporti fra Cia e Fbi, co- j me si sa, sono tradizionalmente ostili. Ma in questo caso a quanto pare la collaborazione è stata «totale ed esemplare». Come hanno operato gli uomini dell'Fbi? Essendo «esterni» alla gerarchia della Cia, sono partiti dalla base elementare di non considerare nessuno al di sopra di ogni sospetto. Anche Ames è finito fra i «considerati», e il controllo compiuto sull'esistenza sua e della moglie (si erano conosciuti in Messico vari anni fa, quando lui era un agente «operativo» e lei lavorava come addetto culturale colombiano ma «collaborava» con la Cia) ha cominciato a dare i primi frutti. Il primo è stato il fattore denaro. Dall'aprile 1985 al novembre 1993 i coniugi Ames avevano guadagnato complessivamente 336.000 dollari, ma ne avevano spesi quasi un milione e mezzo: acquisti folli con le carte di credito, una Jaguar, ima casa in Virginia e 165.000 dollari di azioni. C'era abbastanza per passare alla fase numero due, che è anche un classico: il controllo della spazzatura. Dopo mesi di frugare infruttuoso e ingrato tra i rifiuti degli Ames che ogni giorno venivano «sottratti» ai netturbini, gli agenti hanno trovato un nastro, forse di una macchina da scrivere, forse della stampante di un computer, dal quale sono riusciti a scoprire le cose che con esso erano state scritte: informazioni sui movimenti del personale della Cia. Rapido passaggio alla fase numero tre, la perquisizione dell'ufficio di Ames, in cui vengono trovati documenti che per i suoi compiti attuali non dovrebbero essere lì. A questo punto scattano l'arresto e l'accusa. Franco Pantarelli La talpa era a capo della sezione Affari Sovietici Il presidente Clinton: una dura protesta formale con l'amico Eltsin

Luoghi citati: Colombia, Messico, Mosca, New York, Russia, Unione Sovietica, Urss, Virginia, Washington