Incendia cassonetto dei rifiuti Condannato a fare lo spazzino

Incendia cassonetto dei rifiuti Condannato a fare lo spanino Giovane a Genova: così evita 4 mesi di carcere Incendia cassonetto dei rifiuti Condannato a fare lo spanino GENOVA. «Puoi scegliere: o sconti quattro mesi di galera o per quindici fai il primo turno del mattino sul camion della nettezza urbana insieme agli spazzini. Così ti entrerà bene in testa cosa vuol dire rispettare le cose pubbliche». Diritto anglosassone? No. E' la sentenza che il pretore Roberto Settembre ha riservato ad Alessandro Danovaro, 28 anni, colpevole di aver incendiato un cassonetto della spazzatura. Due anni fa, il giovane, aveva dato appuntamento alla fidanzata proprio davanti alle mura del carcere genovese di Marassi. E i suoi guai giudiziari sono legati proprio a quell'appuntamento. Doveva essere nervoso, Danovaro, perché fumava in continuazione, passeggiando avanti e indietro vicino al cassonetto della spazzatura. Lo aveva notato un agente di custodia che 30 metri più in là stava facendo la ronda sul muro di cinta del carcere di Marassi. Per l'agente e per un altro suo collega non c'è stato dubbio: ad appicare fuoco ai sacchetti dell'immondizia era stato Danovaro. «Al processo non ci sono neppure andato - dice il giovane .Tanto a che serviva? C'era la parola di due guardie contro la mia. Mica potevano assolvermi. Però non sono un tonto. Se davvero l'avessi incendiato io quel cassonetto non sarei stato lì a guardare cosa succedeva». Sulla condanna alternativa Alessandro non sembra fare tante storie. «D'accordo, accetto la sentenza - dice - vado a fare il turno con il camion degli spazzini. Meglio questo che finire in galera». L'ha spuntata, dunque, il giudice che ha deciso di «sottoporlo a un sacrificio personale per consentirgli di percepire l'antigiuridicità del suo gesto». Una sentenza che fa davvero testo. [a. 1.] Giovane sarà spazzino per ordine del pretore

Persone citate: Alessandro Danovaro, Danovaro, Roberto Settembre

Luoghi citati: Genova