Tir intrappolati al confine di Andrea Di Robilant

Tir intrappolati al confine Tir intrappolati al confine Bloccati quaranta camionisti italiani IL BLOCCO GRECO SROMA ONO bloccati nel freddo, i viveri scarseggiano, le condizioni igieniche peggiorano. E nel timore di essere dimenticati mentre la diplomazia europea cerca faticosamente di disinnescare la crisi tra Atene e Skopje, lanciano un Sos al governo. Una quarantina di camionisti italiani sono bloccati da una settimana con altri loro colleghi francesi e inglesi alla frontiera tra la Grecia e l'ex Repubblica jugoslava della Macedonia (Fyrom) perché il governo di Atene ha bloccato il passaggio delle merci tra i due Paesi. Al posto di frontiera gli automezzi sostano in un grande parcheggio. Ma non ci sono al- berghi né rivendite di generi alimentari. C'è un telefono pubblico, che alcuni camionisti hanno usato ieri per contattare «La Stampa» e altri organi d'informazione e lanciare il loro appello. «Siamo in condizioni dispera¬ te», ha detto Michele Inverga all'Ansa. «Stiamo cercando di tornare in Italia ma ce lo impediscono. E non ci danno spiegazioni. Dicono solo che non ci faranno passare finché rimarrà in vigore l'embargo». «Ci aiutiamo a tirare avanti ma qui abbiamo solo le scorte di cibo che ci siamo portati dietro dall'Italia, ormai però si stanno esaurendo e questo posto di frontiera è deserto». Alla Farnesina spiegano che le autorità greche impediscono il passaggio a tutti gli autotrasportatori che usano la dicitura «Macedonia» anziché quella riconosciuta dalle Nazioni Unite, e cioè Fyrom (Former Yugoslav Republic of Macedonia). I Dodici stanno premendo sul governo di Atene affinché revochi il blocco della frontiera e ieri a Bruxelles hanno dichiarato che il provvedimento è in violazione degli accordi tra i membri dell'Unione europea. «In attesa che si chiarisca il quadro diplomatico», dicono alla Farnesina, «stiamo facendo il possibile per assistere i camionisti». Il console generale di Salonicco Giovanni Pirrello si sta dando da fare sul campo, ma alcuni camionisti si lamentano della scarsa attenzione ricevuta finora dalle autorità italiane. La frontiera dista 70 chilometri da Salonicco. La crisi innescata dal blocco della frontiera ha messo in risalto ancora una volta l'isolamento della neonata Repubbli¬ ca del Fyrom. Da tempo si parla dell'apertura di un corridoio intermodale ferroviario e stradale che tagli trasversalmente il Sud dei Balcani e che colleghi Turchia, Romania, Bulgaria, Fyrom e Albania in modo aprire un nuovo importante sbocco sull'Adriatico. E ieri a Sofia, sulla spinta del blocco della frontiera tra Grecia e Skopje, il protocollo d'intesa per l'apertura del corridoio intermodale è stato finalmente firmato da Italia, Albania, Bulgaria, Turchia e Fyrom. Sempre a Sofia è stato istituito il centro di coordinamento che seguirà le iniziative necessarie per l'apertura del corridoio. Andrea di Robilant •i MACEDONIA

Persone citate: Giovanni Pirrello, Michele Inverga