Violentato da un marocchino

A13 anni, nell'ex cinema parrocchiale Violentato da un marocchino A13 anni, nell'ex cinema parrocchiale VERONA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Voleva sapere come vive un gruppo di immigrati nordafricani, come quello sistemato dal parroco nell'ex cinema di Prova di San Bonifacio. E la trappola è scattata: un tredicenne è stato indotto a entrare in un povero alloggio, obbligato a denudarsi e quindi violentato. La vittima è un ragazzino che ha subito violenza senza urlare mentre a pochi passi di distanza, dall'altra parte del grande cinema diviso in spazi ricreativi, si svolgeva una riunione di un gruppo, parrocchiale. I carabinieri hanno arrestato un trentenne marocchino, Moulay Driss Daifi, operaio, che da due settimane era ospite del Centro insieme a tre connazionali. L'uomo è sposato con un'italiana e padre di un bambino. Ma è stato cacciato di casa dalla moglie, stanca di sopportare il suo carattere violento. Moulay Driss Daifi ha negato tutto, ai carabinieri prima e al magistrato poi. Ma contro di lui c'è la testimonianza del ragazzino che, sia pure sotto choc, ha raccontato tutto a un'amica e poi alla madre. E' lei che ha telefonato al parroco, don Ornare che aveva partecipato alla riunione svoltasi a pochi metri da dov'era avvenuta la violenza. Sul corpo del ragazzo i medici del pronto soccorso di San Bonifacio hanno riscontrato lesioni attribuibili a violenza e sui pantaloni del ragazzino sono state rinvenute tracce di secrezione organica. Ma come è possibile che nessuno abbia udito rumori sospetti? Dall'altra parte della «tramezza» c'erano cinquanta persone. Franco Ruffo

Persone citate: Driss, Franco Ruffo, Moulay, Moulay Driss Daifi

Luoghi citati: San Bonifacio, Verona