PITTORI NELLA GALLERIA DI PORTA PALAZZO

PITTORI NELLA GALLERIA 01 PORTA PALAZZO PITTORI NELLA GALLERIA 01 PORTA PALAZZO Lm INIZIATIVA si intitola «Cinque pittori ™ per una Galleria», ma si potrebbe dire altrettanto bene il contrario, e cioè: «Una Galleria per 5 pittori». Perché non è sicuro chi meriti maggior attenzione del pubblico: se Arnaldo Benedetto, Beppe Gallo, Walter Grassi, Beppe Graziano, Renato Mandolesi, i cinque artisti che fino al 20 febbraio vi tengono esposti i loro dipinti o se la Galleria Umberto 1°, gioiello di Torino, ben noto a chi conosce la città e le sue bellezze più segrete, ma sconosciuta ai più (o meglio, caduta in parziale oblio). Cominciamo allora da quest'ultima dicendo che fu costruita nel 1890 da Lorenzo Rivetti sui resti dell'antico Ospedale dei Cavalieri dell'Ordine Mauriziano, per rispondere alle esigenze della città coliegando (come avviene tuttora) le zone allora più commerciali di Torino: via Milano e piazza della Repubblica. Per realizzare appieno l'obiettivo commerciale venne anche allestita all'interno una serie di negozi che, modello ante litteram di quei «Centri commerciali» oggi in voga, esercitarono per molto tempo un ruolo di richiamo per la borghesia torinese. Gli attuali titolari degli esercizi (una ventina), non dimentichi del passato, ma ben consapevoli del presente, l'hanno innanzitutto restaurata dando il via successivamente ad iniziative come quella dei «Cinque pittori...» in modo da restituire lustro ad una delie più pregevoli costruzioni di Torino, «oasi di quiete e di eleganza che si affaccia sulla chiassosa Porta Palazzo». Il connubio tra Galleria e Porta non è causale e spiega da una parte, l'intervento tra i promotori del «Laboratorio», associazione culturale che ha stabilito la propria sede nel cuore di Porta Palazzo. Come sottolinea Mauro Carmagnola, il segretario «la mostra contribuisce a riscoprire e rivalorizzare un angolo di Torino che merita. E a rafforzare le ragioni profonde della nostra presenza culturale in città». Dal connubio traspare lo sforzo di rilanciare, assieme alla Galleria, anche la Porta, la più nota di Torino, certamente tra le più «problematiche» per via delle istanze sociali che la assillano. Ed ora un accenno ai 5 pittori presenti in Galleria. Arnaldo Benedetto, 46 anni, di Avigliana, si rivela, nel suo «Concerto d'oro», appassionato interprete del paesaggio autunnale. Altrettanto «naturalista» è Gallo, nel suo «andar per Langhe» a ritrarre filari color ruggine nei vigneti percorsi da ombre violacee. Soffermandosi sugli angoli caratteristici di Torino, Grassi guarda invece «alla risonanza dell'immagine» a quello cioè che è essa capace di trasmettere oltre il significato ap- | j *jg parente. L'intimista Graziano, propone infine, nei suoi paesaggi «le multiformi atmosfere da lui vissute in luoghi felici», mentre Mandolesi, dal canto suo, trae ispirazione pittorica dalla musica. Quella stessa (Bach) che ha accompagnato l'inaugurazione della rassegna, il 12, in un concerto barocco eseguito dal Gruppo «Guné» composto (come dice il nome greco di «donna») da sole concertiste. Massimo o Boccaletti

Luoghi citati: Avigliana, Torino