Per gli astronauti un nuovo zaino a razzi dopo quello esibito alle Olimpiadi del 1984

Per gli astronauti un nuovo zaino a razzi dopo quello esibito alle Olimpiadi del 1984 Per gli astronauti un nuovo zaino a razzi dopo quello esibito alle Olimpiadi del 1984 TORNANO di moda gli «uomini-missile». Esattamente dieci anni dopo il primo collaudo del primo zaino a razzi, la Nasa sta mettendo a punto un nuovo apparecchio che permetterà all'astronauta di allontanarsi dallo shuttle e di soccorrere un collega nel caso in cui si rompesse il cordone di collegamento alla navetta. Il sistema, denominato «Safer», verrà applicato sotto lo zaino di sopravvivenza che l'astronauta indossa durante le passeggiate spaziali, e sarà collaudato entro la fine di quest'anno durante un volo dello Shuttle. Rivedremo, insomma, uomi- m-razzo come quello che inaugurò le Olimpiadi a Los Angeles nel 1984. Quest'anno è stato anche l'unico nel corso del quale gli astronauti americani hanno potuto provare il vecchio zaino-razzo, molto efficace e avanzato, ma costoso (86 milioni di dollari). Il primo collaudo fu durante la storica passeggiata di Brace Me Candless, il 7 febbraio '84, subito denominato «il primo satellite umano»: egli giunse fino a 100 metri di distanza dalla navetta Challenger. Spinto da 24 piccoli getti alimentati ad azoto, e con un'autonomia di 10 chilometri l'Mmu (sigla che sta per Unità Manovrata Manualmente), fu provato anche da Robert Stewart. Nell'aprile successivo, fu la volta di George Nelson, che tentò di aggrapparsi al satellite «Solar Max» vagante nello spazio, mentre nel novembre '84 toccò a Joe Alien e Dale Gardner, che recuperarono i satelliti «Palapa B-2» e «Westar 6», anch'essi inutilizzabili su orbita errata. I sovietici hanno sviluppato un sistema del tutto simile a quello americano: lanciato verso la stazione Mir con il modulo «Kvant 2» nel 1989, lo «scooter spaziale» russo «Oomk Ikaro», 220 chili, spinto da 36 motori Anche i russi dispongono di uno zaino a razzi (nella foto) che trasforma l'astronauta in un missile umano. Gli americani stanno per provarne un tipo che costa meno di quello sperimentato 10 anni fa nello Skylab da Jack Lousman, nel 1973. Il modello, era stato sviluppato dall'equipe specializzata della Nasa, di cui faceva parte il futuro primo «satellite umano» Brace Me Candless. ad aria compressa, è stato usato il 1° febbraio '90 da Aleksandr Viktorenko e da Aleksandr Serebrov, durante una passeggiata di 5 ore intorno a Mir. In assoluto, il primo prototipo di uno zaino a razzi fu fatto funzionare non nello spazio ma Antonio Lo Campo STRIZZACERVELLO LA PAROLA Al LETTORI Un nuovo sportello automatico

Persone citate: Aleksandr Serebrov, Aleksandr Viktorenko, Antonio Lo Campo, Dale Gardner, George Nelson, Jack Lousman, Joe Alien, Robert Stewart

Luoghi citati: Los Angeles