Colpisci dentro, colpisci prima

Colpisci dentro, colpisci prima Colpisci dentro, colpisci prima Una nuova generazione di anticorpi sintetici dai linfociti, il CD4 e - come si è visto recentemente - il CD26 (vedi «Tuttoscienze» del 3-111993). In sostanza, l'interazione gp 120/CD4 rappresenta la porta di ingresso del virus nella cellula. La tappa successiva è stata quella di isolare il tratto di Dna che codifica per quella parte dell'anticorpo che direttamente si lega al bersaglio: ai geni della proteina ricombinante è stata aggiunta una sequenza leader, che ha lo scopo di far avvenire la sintesi della proteina modificata nel reticolo endoplasmatico. Il reticolo endoplasmatico è una struttura della cellula in cui vengono fabbricate molecole complesse: qui transita, nel momento in cui viene assemblato come particella virale, anche il virus dell'Hiv. Come ulteriore misura di sicurezza, alla proteina è stata aggiunta una sequenza che funzio¬ na da segnale di ritenzione, una sorta di àncora cellulare. Dopo avere inserito il gene dell'anticorpo ricombinante nella cellula infettata, i ricercatori sono andati a verificare gli effetti di questa particolare terapia genica. I risultati ottenuti sono andati al di là delle previsioni: anche nella sua versione semplificata, l'anticorpo reagisce con il virus nel distretto cellulare programmato. Si è visto che l'anticorpo lega la gp 160 (precursore della gp 120), con il conseguente effetto che la comparsa della forma matura del virus è notevolmente ridotta. In sostanza, questa forma di terapia genica riduce fortemente la formazione di nuove particelle virali all'interno delle cellule infettate. Inoltre le stesse particelle che si formano sono cento volte meno infettive di quelle normali. L'altro dato mol¬ Silvia Deaglio Fabio Malavasi Università di Torino

Persone citate: Silvia Deaglio Fabio Malavasi Università

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