Arriva il virus benigno

INFORMATICA INFORMATICA Arriva il virus benigno In aiuto dei nostri computer bili al funzionamento: questi agenti (talvolta chiamati demoni) sono fabbricati) dal sistema operativo in modo un po' simile agli anticorpi del sistema immunitario, in misura proporzionale allo stress causato idalTambiente. Si è però sempre trattato di demoni locali, che si moltiplicano in un computer solo. L'idea è adesso duella di produrre agenti similii in grado di propagarsi sulle reti di computer interconnessi in giro per il mondo. Un protagonista delle cronache informatiche del 1994 sarà l'apparecchio della General Magic (una società formata da Apple, AT&T, Matsushita, Motorola, Philips e Sony), lui «personal digitai assistant», insomma un computer-telefono tascabile. Ebbene, il suo sistema operativo «Telescript» riesce ' a compiere Ivirus dei computer sono una delle invenzioni più catastrofiche dell'informatica: sono programmi che si nascondono nei dischetti o nelle reti e sono in grado di auto-replicarsi nei computer che entrano in contatto con quei dischetti o che sono collegati a quelle reti. Il «contagio» ha effetti devastanti, talvolta la perdita di tutti i dati e i programmi del computer. Da qualche tempo però si è cominciato a ragionare sulla possibilità di creare virus «benigni», virus cioè che siano in grado di auto-replicarsi sulle reti di computer, ma per compiere azioni utili. In realtà è da tempo che in quasi tutti i computer (ovvero in quasi tutti i loro sistemi operativi) esistono agenti nascosti che si moltiplicano a seconda della necessità per compiere operazioni indispensa¬ lometri, evidenziando una calotta polare luminosa e una macchia scura nell'emisfero Nord. Sembra che, malgrado la grande distanza di Plutone dal Sole e quindi il basso irraggiamento, vi sia una meteorologia assai attiva. La storia dinamica del sistema Plutone-Caronte è un potenziale indicatore per l'evoluzione dei piccoli corpi che hanno popolato il sistema solare esterno 4,5 miliardi di armi fa. Benché l'orbita di Plutone intersechi quella di Nettuno, un complicato gioco di risonanze protegge i due pianeti da eventuali collisioni. La più importante è la risonanza 3 : 2 (il periodo orbitale di Plutone è esattamente 1,5 volte il periodo di Nettuno), la quale assicura che le congiunzioni di questi pianeti avvengano lontano dal perielio di Plutone, quando Plutone si trova più vicino al Sole di Nettuno. Un'altra condizione di ri¬ per il sistema Terrai-Luna. Le incertezze riguardano anche la temperaturaj superficiale di Plutone, valore! importante per la chimica dei ghiacci volatili. Il satellite infrarosso Iras ha registrato una temperatura di 50° K, mentre misure eseguite da Terra e il valore dell'albedo (potere riflettente) abbasserebbero la temperatura sotto 30° K. Le eclissi del sistema binario (Caronte dista solo 19.400 chilometri da Plutone) j hanno permesso di eseguire misure di occultazione: si è così riusciti a determinare l'albedto di Plutone con una scala di appena 100 chi¬ per stabilire il contatto. Vi è una notevole incertezza sul diametro e la densità del sistema binario Plutone-Caronte. Il Telescopio Spaziale indica per Caronte una densità di 1,3 grammi per centimetro cubo, mentre le. misure eseguite con telescopi terrestri forniscono una densità di 2 grammi per centimetro cubo. Questa differenza può avere importanti implicazioni per l'origine del sistema binario. Una bassa densità di Caronte favorirebbe l'ipotesi di una origine dovuta a un impatto catastrofico su Plutone, così come si crede sia avvenuto operazioni a distanza trasmettendo ad altri computer non una serie di messaggi sull'operazione desiderata, ma l'agente - in certo senso la persona - in grado di eseguire l'operazione. Nella vita reale l'idea di sosti • tuire il movimento dei messaggi con il movimento di persone sembra un ritorno al Medioevo. Nel mondo dei computer, invece, nel quale il costo dell'«agente» è nullo (non ha bisogno né di dormire in albergo né di mangiare al ristorante) diventa importante soprattutto ridurre la quantità di messaggi scambiati sulle reti di telecomunicazione (quelli sì molto cari). Ecco allora che ha senso pensare 'di spedire un agente in grado di compiere un certo mestiere su un computer remoto, invece che trasmettere le centinaia di messaggi necessari per spiegare ài computer remoto in cosa consista quel mestiere. Telescript è nato per avvantaggiarsi della caotica rete di computer che si è venuta formando in questi ultimi anni e che congiunge ormai centinaia

Persone citate: Apple, Caronte, Informatica Arriva, Philips