Appena usciti

Appena usciti Appena usciti Angela Carter Fantasmi americani Anabasi pp. 168, L. 22.000 E' l'ultima raccolta di racconti della scrittrice. Storie del Nuovo Mondo e favole del Vecchio. Una visita al circo, un giovane pianista che stringe un patto faustiano in un bordello, uno studente fra i resti dell'Hollywood tempi d'oro, Alice a Praga, la Maddalena in fuga da una tela di Donatello. Zlata Filipovic Diario di Zlata Rizzoli, pp. 166, L 24.000 «Io amavo la mia infanzia, e ora una terribile guerra mi sta portando via tutto. Perché?». Zlata ha undici anni quando esplode l'inferno a Sarajevo. Da allora, nel suo diario, annota i terribili, devastanti segni della guerra. Una testimonianza simbolo delle atroci sofferenze d'un popolo. Carlo Sgorlon Il regno dell'uomo Mondadori pp. 300, L. 30.000 Il giovane Basilio Arvenis, figlio di una profuga di Tuia, si affaccia in un collegio universitario milanese, il Brandis. E' la vigilia del Sessantotto. Basilio va controcorrente, si fa scrittore clandestino, fingendosi il traduttore di un autore russo, disperso nelle purghe staliniane. Come sfondo il crollo del comunismo, la creatura di Sgorlon spicca per la sua sostanza spiritualistica e tolstojana. Una storia controcorrente dopo tante odissee di intellettuali di sinistra. Werner Herzog Sentieri nel ghiaccio Guanda, pp. 77, L 16.000 Nel 1974 Herzog si recò a Parigi per trovare l'amica Lotte Eisner, gravemente malata e fece tutto il viaggio a piedi, come se fosse un voto. Intorno a lui una cinematografica provincia franco-tedesca intorpidita dal freddo, rottami, luna park deserti, tenerezze, aggressioni, esseri umani alla deriva. Il diario di questo viaggio surreale, fitzcarraldiano, è tradotto e curato da Anna Maria Carpi. Federico Fellini Imago Semar editore pp. XIV-46, L 15.000 Una conversazione-intervista di Toni Maraini con il regista. Un'immersione nella poetica del signor Otto e 1/2, alle fonti della sua ispirazione. Un esempio? «Una domenica, ero ancora bambino, stavo con mio padre: egli era entrato in una pasticceria; io rimasi fuori. Davanti la pasticceria c'era il campanile del municipio. Stava suonando l'una e un quarto. Ci fu un colpo dal tono più grave... Ho visto allora staccarsi dal campanile un disco, come un piatto color rame.... Questo episodio l'ho inserito ne La voce della Luna». Maurizio Salabelle Il mio unico amico Bollati Boringhieri pp. 148. L 20.000 E' il secondo romanzo dello scrittore sardo, dopo Un assistente inaffidabile. Protagonista del drammatico e insieme comico Il mio unico amico è un «alcolizzato da vocabolario». Non può, cioè, fare a meno di consultare continuamente un vecchio volume dalla copertina piena di macchie. Una «mania», va da sé, che gli procura non poche difficoltà. Roger Peyrefìtte Ritorni in Sicilia Arnaldo Lombardi Editore pp. 140. L 24.000 Un pellegrinaggio sentimentale. Un viaggio - lo definisce l'autore di Le chiavi di San Pietro - «alle sorgenti delle bellezza, della giovinezza e della gloria». Con un ampio apparato iconografico. Introduzione di G. Quatriglio.

Luoghi citati: La Maddalena, Parigi, Praga, Sarajevo, Sicilia