Biennale del centenario partono le grandi manovre

Biennale del centenario partono le grandi manovre Venezia, il mondo accademico contro Bonito Oliva Biennale del centenario partono le grandi manovre T VENEZIA RA le giornate di studio dedicate alla programmazione della Biennale '95, quella riservata alle Arti Visive è stata, come nelle previsioni, la più tesa e animata. Si trattava di delineare la grande Biennale del centenario (18951995) e di sondare le opinioni di esperti, artisti e pubblico sulla possibile rielezione a direttore di Achille Bonito Oliva. Introdotta dal presidente Gian Luigi Rondi, la giornata è stata aperta con le relazioni di alcuni direttori delle passate edizioni, quali Maurizio Calvesi, Giovanni Carandente, Achille Bonito Oliva, e da Gillo D'Orfles. Sono seguiti gli interventi di alcuni tra i maggiori critici italiani e stranieri, direttori di musei europei e artisti. E' emersa la presa di posizione del mondo accademico: Renato Barilli, Maurizio Calvesi, Enrico Crispoldi e Vittorio Fagone richiedono per la grande mostra com¬ memorativa internazionale la nomina di un direttore di provata competenza storica. Calvesi ha definito l'ultima Biennale di Achille Bonito Oliva «confusa e di mediocre livello qualitativo»; Carandente ha auspicato un «utile avvicendamento nelle mansioni direttive»; Gregotti (assente) ha segnalato la possibilità di eleggere un direttore straniero; Barilli ha proposto una direzione collegiale «evitando il direttore unico mediante un coordinatore-regista affiancato da esperti anche stranieri». Il nome dell'auspicato coordinatore è stato fatto da Enrico Crispoldi, che ha proposto Gillo Dorfles come primus inter pares. L' 11 marzo il consiglio direttivo (14 membri, più il presidente Rondi e il vicepresidente Cacciari) nominerà il nuovo direttore. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbe riconfermato Bonito Oliva. Mirella Bandirli

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