La pensione arriva in anticipo

Anche per gli agricoltori sarà possibile lasciare il lavoro prima dei 65 anni Anche per gli agricoltori sarà possibile lasciare il lavoro prima dei 65 anni La pensione arriva in anticipo L'Italia si allinea col resto d'Europa Previste 35 mila adesioni in tre anni ROMA. Tra le misure «di accompagnamento», ovvero le possibilità offerte dalla Comunità per controbilanciare gli effetti della nuova politica agricola comunitaria, quella di maggiore impatto è il prepensionamento di chi lavora nel settore primario. Quella dell'esodo dall'agricoltura è un'idea che nella Cee ha seguito dagli Anni 70, periodo a cui risalgono le prime direttive strutturali; nel 1988 Bruxelles aprì una porta in questa direzione, attraverso la quale l'Italia decise di non passare. Nel '92, con la riforma comunitaria, una nuova possibilità di cui, questa volta, abbiamo deciso di approfittare. I termini delle domande non sono tuttora chiarissimi, orientativamente dovrebbero scadere tra la fine di marzo e i primi di aprile. Secondo una stima i prepensionamenti coinvolgeranno, nei primi tre anni di applicazione delle direttive Cee, 35 mila imprenditori, per corrispondenti 400 mila ettari di terreno. Ma, considerando che questa misura di accompagnamento prevede l'esodo di due lavoratori dipendenti per ogni imprenditore che si ritira, le cifre potrebbero divenire molto più cospicue. Perché questo prepensionamento? Gli obiettivi sono due, il primo è quello di svecchiare il settore, ma quello più significativo è il favorire l'accorpamento delle strutture agrarie. Uno dei problemi più sofferti dalla nostra agricoltura, soprattutto in termini di competitività e di organizzazione, è quello che deriva dalla miriade di piccole aziende esistenti nel Paese. Con il prepensionamento si può ovviare, almeno in parte, a questa situazione. Perché? Perché chi rileva totalmente, o in parte, l'azienda agricola di un imprenditore che si propone per il prepensionamento è obbligato a garantire che la ingrandirà, o accorpando terreni già di sua proprietà o acquistandone altri. Insomma, si punta a garantire un panorama produttivo meno parcellizzato. Ma vediamo come funziona questo prepensionamento. Innanzitutto chi vuole accedervi deve avere almeno 55 anni ma meno di 65 e deve godere il diritto alla pensione d'anziantià (35 anni di contributi), oppure aver versato i contributi per un numero di anni che sommato alla differenza tra 65 e l'età del richiedente sia pari a 16, ovvero il periodo minimo dei versamenti per la pensione d'anzianità. Per facilitare la comprensione della formula facciamo un esempio: se chi vuole essere prepensionato ha 58 anni bisogna sottrarre quest'età a 65, il risultato sarà 7. Quindi per poter essere inseriti nell'esodo anticipato bisognerà aver versato 9 anni di contributi, cifra ap- punto che porta al numero «magico» di 16. Ma non basta: chi vuole lasciare anzitempo deve essere stato imprenditore agricolo «a titolo principale» (ovvero aver ricavato almeno metà del suo reddito dall'attività agricola o da altre ad essa connesse e aver dedicato a questa attività almeno la metà del suo tempo lavorativo) per i 10 anni immediatamente precedenti alla richiesta di prepensionamento. Altra condizione essenziale è che l'azienda venga venduta o affittata, comunque ceduta, se ne può conservare un solo ettaro. E vediamo a quanto ammonta il premio della rinuncia. Ci sono due formule, quella che potremmo chiamare «tutto e subito» e quella dell'indennità annua. Col «tutto e subito» viene dato un premio di cessazione d'attività di 10 mila Ecu «verdi» (un Ecu verde vale circa 2200 lire) più una quota fissa di 400 ecu per ettaro, fino ad un massimo di 50 ettari (in totale 30 mila ecu, pari a circa 68 milioni di lire). Con la formula dell'indennità annua, invece, il prepensionato riceverà 4000 Ecu l'anno, più 250 Ecu per ettaro, fino ad un massimo di 24 ettari. Ovvero 10 mila Ecu l'anno, ma per non più di dieci anni. Vanni Cornerò COSl' L'ESODOl! L A Chi può Gli imprenditori tra i 5 e i 64 anni con diritto alla pensione di anzianità. Tutto e subito: 10 mila Ecu "Verdi"* più altri 400 per ettaro fino a 50 ettari. Indennità: 4000 Ecu "Verdi", più altri 250 per ettaro l'anno fino a 24 ettari per dieci anni. •1 Ecu "Verde" = 2264 lire La tabella a fianco illustra i prepensionamenti, scelti per ammorbidire l'effetto «Pac»

Persone citate: Vanni Cornerò

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Roma