Ripetiamo: quella strage era musulmana

«Grave crisi con la Russia se colpite» IL TO FRANCESE Ripetiamo: quella strage era musulmana PARIGI. La rete televisiva privata francese «Tf 1 » ha ribadito ieri, al telegiornale delle 13, che il massacro avvenuto al mercato di Sarajevo il 5 febbraio è stato provocato da una bomba bosniaco-musulmana. Il corrispondente diplomatico di «Tfl», Bernard Volcker, ha precisato che, sulla base dell'inchiesta dell'Unprofor, l'obice è stato sparato «a circa un chilometro e mezzo all'interno delle linee bosniache». Secondo il giornalista, il rapporto dell'Unprofor con le accuse ai musulmani è stato consegnato al segretario generale delle Nazioni Unite Boutros Ghali il 10 febbraio, ma «dopo un periodo di riflessione di tre giorni, l'Onu ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che è impossibile attribuire la responsabilità del massacro del 5 febbraio, che ha provocato 68 morti e circa 200 feriti. Poche ore dopo, il negoziatore della Cee, lord Owen, avrebbe inoltre scritto ai Dodici informandoli sulle conclusioni dell'Unprofor. Volcker ha detto di essere sicuro della sua fonte, «non legata ai belligeranti», e ha ricordato che «Tfl» è stato il primo organo di stampa in grado di annunciare l'intenzione di Boutros Ghali di «licenziare» il generale Jean Cot, comandante dei caschi blu in Bosnia. Ma il ministro degli Esteri Alain Juppé ha dichiarato che «le mie informazioni sono in totale contraddizione con quelle diffuse da Tfl». [Ansa]

Persone citate: Alain Juppé, Bernard Volcker, Boutros Ghali, Jean Cot, Volcker

Luoghi citati: Parigi, Sarajevo, Tfl