La Stampa - Consultazione Archivio

Al liceo Picco di Buttigliera Alta Al liceo Picco di Buttigliera Alta Stipendi ridotti salvano la scuola Il liceo scientifico Emilia Picco Bongiovanni di Buttigliera Alta continua a svolgere la propria attività grazie all'impegno dei genitori e dei professori. Da mesi ormai si temeva la chiusura a causa dei debiti accumulati in questi anni. Fin dalla sua nascita - avvenuta nel 1980 - la scuola è stata gestita da una cooperativa che è riuscita a sopravvivere grazie al numero degli iscritti e, negli ultimi anni, con il contributo del notaio Picco di Avigliana. «Impossibile - spiega il presidente Enzo Manara - proseguire ancora: pochi i soci e numero delle iscrizioni in calo. Dopo numerosi quanto infruttuosi in- contri con i genitori, l'altra sera è scattata la molla che ha risolto la situazione: gli insegnanti hanno deciso di rinunciare a parte dello stipendio. Per non essere da meno quasi tutti i genitori hanno deciso non soltanto di entrare in cooperativa ma anche di ripianare i debiti. «L'obiettivo - afferma la preside Maria Gola - è di proseguire nell'insegnamento in un ambiente familiare con un'opera formativa e di aiutare chi ha difficoltà nello studio». Anche le famiglie faranno la loro parte per ridurre le spese e contenere le rette. Ormai tutti si sentono coinvolti. Durante l'estate docenti, genitori e studenti saranno fianco a fianco per i lavori di manutenzione e pulizia dei locali. Durante l'anno gli allievi vengono seguiti uno a uno e in caso di difficoltà scattano corsi quotidiani di recupero. Il liceo Picco ha portato alla maturità circa 200 ragazzi, tutti promossi 14 con una media di 60/60. Nella zona è noto per l'opera educativa svolta e perché è collegato allele suore del Sacro Cuore di Villa San Tommaso, proprietarie dello stabile. Entro la prossima settimana la segreteria espleterà le pratiche per inserire i nuovi soci e nell'arco di un mese sarà convocata l'assemblea per le elezioni, tg. mar.] La preside del liceo Picco di Buttigliera Alta, Maria Gola «Potremo continuare l'opera formativa e aiutare chi ha difficoltà nello studio»