Fracci-lancu un duetto indimenticabile
Spettacoli La serata al Regio Fracci-lancu un duetto indimenticabile TORINO. Un rosario del Papa per Carla Fracci. Lo ha consegnato Ernesto Olivero del Sermig alla ballerina l'altra sera al termine della festeggiatissima rappresentazione di «Romeo e Giulietta» andata in scena a favore del Sermig al Teatro Regio su iniziativa della Nuova Arca. La serata benefica, pienamente riuscita, era destinata a raccogliere fondi per i bambini abbandonati del Brasile. Applausi interminabili e lancio di fiori hanno accolto come di consueto la beniamina del pubblico che, in coppia con Gheorghe Iancu e insieme alla sua Compagnia Italiana di Balletto è tornata a ballare. Torino infatti è stata la prima «uscita» dopo un lungo periodo di inattività a causa di problemi fisici, fortunatamente superati, che hanno colpito la danzatrice a dicembre. «Romeo e Giulietta», uno dei più amati cavalli di battaglia della danzatrice è approdato al Regio in una versione «concentrata», discutibile, ma non certamente priva di fascino, curata registicamente da Beppe Menegatti. Scomparsa la Verona medievale, tutto si svolge su un palcoscenico nudo dove unici elementi che datano la vicenda sono i costumi di Luisa Spinatelli. Lo spettacolo si apre con i funerali di Giulietta. Perché l'intera vicenda rivive come un lungo flash back di Giulietta nella tomba quando si risveglia dalla finta morte e ancora non si è resa conto della morte reale di Romeo che gli giace accanto. Brani della tragedia shakespeariana scorrono così davanti agli occhi nostri e di Giulietta. Punti forti i due famosi passi a due del balcone e della camera da letto, dove la coreografia di Loris Gai lascia il posto a quella insostituibile di John Cranko. Qui, soprattutto nel secondo pas de deux, l'arte sublime della Fracci vola alta dando vita accanto al validissimo Iancu ad un superbo, commovente, indimenticabile, duetto d'amore. [se. tr.J Carla Fracci commovente in «Romeo e Giulietta». E' stata un successo la serata benefica per il Sermig organizzata dalla Nuova Arca
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