Milano bella e brutta secondo Eco

15 Un convegno Milano bella e brutta secondo Eco T MILANO ENTARE di capire com'è cambiata Milano in questi anni, crescendo oltre i confini della periferia, ma anche modificando i suoi caratteri morfologici: questo il tema di un convegno di tre giorni, che si terrà alla Triennale dal martedì a giovedì, organizzato da Stefano Boeri, Giampiero Bosoni e Cino Zucchi. Tre viste su Milano sarà inaugurato da Umberto Eco con un'immaginaria telecamera a spalla che inquadrerà brutture e meraviglie di una città che sfugge alle classificazioni. Nella prima giornata (che verrà conclusa da un concerto del compositore Ludovico Einaudi) interverranno Vittorio Gregotti, Antonio Monestiroli, Salvatore Veca, Leonardo Benevolo, dopo che alcuni specialisti avranno affrontato il tema di Milano dall'alto, cioè dei fenomeni osservati in grande scala. Densa anche la seconda giornata, dal tema Milano a quota zero, in cui l'ex sovrintendente di Brera Carlo Bertelli affronterà il tema di una città che «si uccide per autosoffocamento», che ha inseguito inutilmente grandi progetti quando avrebbe fatto meglio a salvaguardare il patrimonio esistente. Dopo di lui Aldo Grasso parlerà dei «luoghi comuni» della Milano televisiva, Enzo Mari della forma e dei suoi spazi e dei suoi oggetti, Fausto Colombo della pubblicità, Nanni Balestrini della violenza nella città, finché un dibattito sui nuovi paesaggi urbani di Milano (Daverio, Magistretti, Derossi, Battisti, Muzi, Falconi ecc.) chiuderà la giornata, dopo il concerto di Luca Francesconi. E infine, il giorno 24, Giancarlo De Carlo aprirà i lavori di Sotto Milano, proponendo un'interpretazione delle «energie che scorrono e condizionano la forma di Milano»: un confronto con la città degli Anni Sessanta. Franco Purini parlerà, tra gli altri, delle «città invisibili», Piero Milesi terrà un concerto. In serata, un dibattito sulla progettazione del sottosuolo, con Nicolin, Scaramucci, Villoresi, Morganti e altri. Livia Manera