Londra, «baratto» di ovuli

Londra, «baratto» di ovuli Londra, «baratto» di ovuli Clinica lo chiede a un'aspirante-mamma LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vuole un figlio in provetta? Ci dia la metà dei suoi ovuli. Susan Burton, 34 anni, ha accettato; ma ora il ministro della Sanità, Virginia Bottomley, ha ordinato un'inchiesta, mentre 1' Inghilterra reagisce indignata di fronte all'ennesimo preoccupante capitolo di quel grande romanzo genetico che è la fertilizzazione in vitro. E' accaduto in una clinica privata di Washington, nel Nord dell'Inghilterra; una di quelle dove un crescente numero di donne riscopre la speranza della maternità. E già qualcuno sostiene che, nel mondo delle birbonate genetiche che danno figli anche a donne sessantenni, non c'è posto per il commercio di ovuli. La legge lo proibisce; e la direzione della Cromwell Clinic, in realtà, non la infrange. Alla signora Burton, infatti, non è stato proposto l'acquisto ma il baratto. Ovuli, di cui c'è grande domanda da parte di donne ormai in menopausa ma decise ad avere altri figli, contro cure mediche. Il ministro Bottomley ha chiesto un rapporto completo. «Voglio essere certa - ha detto ieri - che nei confronti di queste donne non vengano esercitate inaccettabili pressioni. Se è necessario introdurre norme più restrittive, lo faremo». La signora Burton ha già quattro figli dal primo matrimonio. Ora ne vorrebbe un altro dal secondo marito. Ma per quello che viene semplicemente definito «un impedimento fisico» non può concepire secondo il dettato di madre natura. Si è allora rivolta ai laboratori per la fertilizzazione in vitro. Due volte, a spese dello Stato, è stata sottoposta alle nuove tecniche di fertilizzazione in vitro; ma entrambe le volte il tentati¬ vo non è riuscito. Decisa ad avere un figlio, la donna si è allora rivolta alla clinica privata. Ma il costo dell'intervento duemila sterline, circa cinque milioni di lire - non è alla sua portata. Di qui l'ipotesi del baratto. «Non siamo noi a cercare situazioni del genere», ha detto un portavoce della clinica: «Né abbiamo un preciso programma per casi come questo. Talora, però, capita che una paziente non possa permettersi il terzo tentativo; e che al tempo stesso se ne presentino altre che possono farlo, ma non hanno ovuli. Si tratta di mettere le due situazioni a confronto e di decidere quello che è meglio per tutte». Il chiasso attorno alla vicenda non preoccupa la Burton: resta in attesa di una donna simile a lei, che possa ricevere la donazione. A quel punto le due donne subiranno l'intervento, in contemporanea. lf. gal.]

Persone citate: Cromwell Clinic, Susan Burton

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Washington