«Le mie condizioni per favorire la resa»

«Le mie condizioni per favorire la resa» CUTOLO A VIOLANTI «Le mie condizioni per favorire la resa» NAPOLI. Raffaele Cutolo ha scritto all'antimafia e ha chiesto di essere ascoltato. A dare la notizia è stato il presidente Luciano Violante, ma l'incontro non ci sarà: i lavori della Commissione parlamentare si sono infatti conclusi e ieri si è tenuta l'ultima seduta. Anche il fondatore della Nuova camorra organizzata vuole entrare nella schiera dei dissociati che hanno annunciato la resa? La risposta di Violante non entra nel merito: «Ci sono segnali. Ma comunque sulla eventuale dissociazione dei camorristi dev'essere chiaro che non ci può essere nessuna contrattazione. Prima si consegnano alle autorità, poi lo Stato, di fronte al fenomeno potrebbe adottare particolari misure». Di sicuro, voci su un possibile «pentimento» di Cutolo sono circolate negli utimi giorni, insieme con il susseguirsi di annunci, a cominciare da quello del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, sull'imminente capitolazione di padrini e latitanti. Si sa che il boss di Ottaviano ha scritto la lettera all'antimafia un mese fa. Da tempo detenuto nel carcere di Belluno, si sarebbe lamentato della propria condizione di isolamento, manifestando una generica disponibilità a collaborare con la giustizia. [m. c.J

Persone citate: Antonio Riboldi, Cutolo, Luciano Violante, Raffaele Cutolo

Luoghi citati: Acerra, Belluno, Napoli, Ottaviano