Tutto cominciò con 5 orologi di F. Gal.

Tutto cominciò con 5 orologi Tutto cominciò con 5 orologi La storia di una società mitica Tre secoli fa la prima polizza LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La grande avventura dei Lloyd's, che è anche la storia delle assicurazioni, ebbe inizio in un piccolo caffè sulle rive del Tamigi, frequentato da mercanti e uomini di mare. Era il 1668. Un orologiaio, tale Edward Bransby, raccontò di essere stato derubato di cinque orologi. Dopo una rapida consultazione con alcuni avventori, decise di fare pubblicare un'inserzione sulla «London Gazette», offrendo una ghinea di ricompensa a chi gli avesse fatto ritrovare la refurtiva. Diede l'indirizzo di Edward Lloyd, proprietario del caffè. Funzionò; e ad alcuni altri avventori venne l'idea di un aiuto reciproco per evitare analoghe disavventure. Chi voleva assicurarsi contro un rischio presentava un foglio con le sue richieste: chi era disposto ad addossarsi per un determinato premio le conseguenze di un furto o di un naufragio apponeva la firma in fondo alla pagina. Erano nati gli «underwriters», i sottoscrittori: il nome che ancora oggi descrive gli assicuratori. Il caffè del signor Lloyd fiorì. Lui forniva carta, inchiostro, penna, i clienti consumavano caffè. La Lloyd's Coffee House, in Tower Street, diventò in pochi anni convegno di capitani, armatori e mercanti, perché lì si trovavano tutte le notizie più fresche sulle navi in partenza e in arrivo. Nel 1696 Edward Lloyd decise anche di pubblicare un foglio - la «Lloyd's List» - per facilitare il lavoro dei suoi avventori. Esiste ancora oggi. Quel caffè rimase il centro assicurativo e marittimo di Londra fino al 1769, quando l'infiltrazione di alcuni biscazzieri indusse gli uomini di mare a cercare un altro locale. Per qualche anno provvide un cameriere che fiutò il buon affare, Thomas Fielding. Ma fu l'intervento personale di John Julius Angerstein, passato alla storia come «il padre dei Lloyd's», a trovare nel 1774 alcune stanze nel Royal Exchange. Fu la sede per oltre 100 anni, fino al 1928 quando - ormai una colossale organizzazione, che assicurava persino le gambe delle attrici di Hollywood - gli «underwriters» si trasferirono in Leadenhall Street, sempre seguiti dalla campana della nave Lutine (un rintocco per una cattiva notizia, due per una buona). Dal 1986 sono in una nuova avveniristica sede, uno di quegli edifici con spazi aperti e tubi in vista. La battuta è facile: nati in un caffè, i Lloyd's sono finiti in una caffettiera, [f. gal.]

Persone citate: Edward Bransby, Edward Lloyd, John Julius Angerstein, List, Thomas Fielding, Tower

Luoghi citati: Hollywood, Londra