la rabbia del popolo rosso di Francesco Grignetti

la rabbia del popolo rosso la rabbia del popolo rosso A Italia Radio le telefonate assolvono INSORGONO B MILITANTE ROMA. IENTE da fare, il vecchio cuore comunista non vuol morire. La denuncia di Craxi contro i vertici del pds ha risvegliato la rabbia dell'ex popolo rosso. Una reazione emotiva che da due giorni cerca il modo di venire allo scoperto. Ed ecco una marea di fax che raggiunge la Direzione del partito, in via delle Botteghe Oscure. I telegrammi delle federazioni, nessuna esclusa, all'indirizzo della Camera, per esprimere solidarietà al capogruppo dei deputati. Le lettere alYUnità. Perfino i fiori, gladioli rossi, inviati con Interflora da due graziose militanti fiorentine. Ma soprattutto le telefonate. Ieri mattina D'Alema era al microfono di Italia radio, l'emittente del partito. Si comincia con l'inteivista a Ettore Gallo, ex presidente della Corte Costituzionale, che si spertica in elogi. Poi, un'ora di filo diretto con i militanti furibondi. Daniela, romana: «Un saluto caro al compagno D'Alema. Voglio portare stima e solidarietà mia e di tutta la famiglia al vile attacco personale contro chi ha il merito di intimorire gli avversari». Segue l'anziana pensionata di Vittorio Veneto: «Sono cose che mi sconvolgono e mi fanno stare male. Non ho dormito per tutta la notte». Ecco, il filo diretto è partito. In certi accenti, in certe voci incrinate dalla commozione, si rasenta addirittura il culto della personalità. Giuseppe, da Cassano Ionico: «Craxi fa una campagna sporca, andando a denunciare un compagno sulla cui onestà non c'è dubbio alcuno». Peppino, da Lucerà: «Caro Massimo, io sto con il nodo alla gola. Che ti devo dire? Vai avanti. Insisti. Sbugiarda quel mariuolo infame». Aurelio, da Lecce: «Al compagno D'Alema gli devo dire che ieri abbiamo fatto l'attivo di sezione. E nessun compagno del Salento ha espresso dubbi su di lui». Segue la solidarietà televisiva. La signora Anna, da Bari: «Voglio salutare l'onorevole D'Alema. L'ho visto in tv da Funari. E credo bene che dovesse essere abbattuto. Aveva passato fino alle 2 da Costanzo, la notte prima». Un'altra accanita teleutente: «E' una persona corretta. Un gentiluomo. Se fossero tutti come lui, sarebbe una campagna elettorale perfetta». Attilio, da Catania: «Purtroppo o fortunatamente, non so, ormai la campagna si fa via etere. Ma ho visto che con Liguori vi siete dati del tu. Sono momenti umani. E' buono». Pia, da Ravenna: «Ho sempre pensato che era un politico rigoroso, serio. E mi ha fatto piacere vedere Fede e Liguori, che non stimo, essere seri con lui. L'altra sera mi è piaciuto molto. Si è visto che è umano. E l'ho visto stanco». Massimo, da Roma: «Mio fratello minore, che ha 27 anni, non si è mai occupato di politica. Ma con 'sta storia di Tangentopoli, sempre in tv, ha preso ad appassionarsi. Ha preso coscienza. E ieri m'ha detto: ahol, tanto siamo disoccupati tutti e due, mettiamoci a disposizione del partito». Un trionfo per il compagno D'Alema. Si permette anche una delle sue battutine per rincuorare gli ascoltatori: «Non ci si poteva mica aspettare tè e pasticcini, in questa campagna elettorale». Sì, a fine diretta, era soddisfatto. «Speriamo che la denuncia di Craxi si trasformi in un boomerang». E l'ultima telefonata lo lasciava ben sperare. Roberta, da Modena: «Io ero con la Lega. Ma adesso non ho più dubbi. Anche la mia famiglia. Questa cosa ha dato valore alla sinistra». Francesco Grignetti L'ex presidente della Corte Costituzionale Ettore Gallo

Luoghi citati: Bari, Catania, Italia, Lecce, Modena, Ravenna, Roma, Vittorio Veneto