I serbi si ritirano Sarajevo spera

Per evitare l'attacco degli aerei Nato Mosca invia 400 Caschi blu nella città bosniaca Per evitare l'attacco degli aerei Nato Mosca invia 400 Caschi blu nella città bosniaca I serbi si ritirano, Sarajevo spera Mediazione decisiva di Eltsin: fermate la strage SARAJEVO. Da ieri l'assedio di Sarajevo è finito. I serbi si ritirano. A tre giorni dalla scadenza dell'ultimatum, mentre gli aerei della Nato rombavano sulla città simulando l'imminente raid, Karadzic finalmente ha ceduto. Non all'Alleanza Atlantica, formalmente, ma alla proposta che Eltsin gli ha fatto giungere attraverso Vitalj Churkin, latore di una lettera che disegna per Sarajevo il futuro di una Berlino dei Balcani, smilitarizzata ma divisa per aree d'influenza etnica. La mediazione del Cremlino dovrebbe permettere di evitare quel bombardamento Nato sui serbi che avrebbe messo in enorme imbarazzo Eltsin di fronte ai nazionalisti panslavisti. A garantire l'accordo, Mosca ha acconsentito a mandare a Sarajevo 400 suoi caschi blu. Gli Stati Uniti hanno reagito con cauto ottimismo. «Se i serbi osserveranno le condizioni, questa è ovviamente una buona notizia», ha commentato la Casa Bianca. Clinton ha espresso la speranza che gli attacchi aerei «non saranno necessari». F. Squillante, G. Zaccaria A PAG. 7 Incontro ieri a Zagabria fra il generale Joulwan e il rappresentante dell'Onu Akashi

Persone citate: Churkin, Clinton, Eltsin, Joulwan, Karadzic

Luoghi citati: Balcani, Berlino, Mosca, Sarajevo, Stati Uniti, Zagabria