Il re dei ricettatori aveva miliardi e ville

Porta Palazzo: vigili e carabinieri sconfìggono il colossale traffico di merce rubata: 19 denunciati Porta Palazzo: vigili e carabinieri sconfìggono il colossale traffico di merce rubata: 19 denunciati Il re dei ricettatori aveva miliardi e ville Pensionato, 53 anni, andava al mercato con Porsche o Mercedes Si chiama Alessandro Piccialli, è il re dei ricettatori di Torino. Cinquantatré anni, coniugato e pensionato secondo l'anagrafe, ha costruito il suo impero smerciando oro rubato e autoradio in quella casbah che è Porta Palazzo. E che impero: una Porsche Carrara, una Mercedes 200, un miliardo distribuito su 4 conti correnti bancari, una villa a Moncalieri (via delle Fonderie 7), sette alloggi, una cassaforte in garage con 4 milioni, orologi Rolex d'oro, anelli, pietre di valore e chissà quant'altro. Scoperto e denunciato, s'è difeso citando Poggiolini: «Il frutto di 20 anni di duro e onesto lavoro». Più o meno le stesse giustificazioni degli altri ricettatori (diciannove in tutto) finiti nella rete tesa nella zona del Balon da vigili e carabinieri su incarico del pretore Antonio Rinaudo. Dopo un anno di indagini, pedinamenti, appostamenti, controlli, sono finalmente scattate le perquisizioni domiciliari. Il risultato ha sorpreso gli stessi investi¬ gatori. Sono stati sequestrati libretti bancari e titoli di Stato per oltre due miliardi di lire, 15 milioni in contanti, sei automobili di grossa cilindrata, gioielli, argenteria e una collezione di francobolli il cui valore si aggira sui cinquecento milioni. L'elenco dei nomi con lo stato civile dei denunciati occupa le due pagine del rapporto che il magistrato tiene sulla scrivania. Per ognuno di quei nomi sono stati aperti fascicoli alti una spanna. Giuseppe Galiano, 54 anni, corso Inghilterra 23, sposato, risulta essere disoccupato. Percepisce un'indennità dal collocamento. Sul suo conto corrente sono stati trovati 400 milioni. Roselmino Rodella, 56 anni anni, via Bormida 14 a Rivoli, è un cassintegrato Fiat: 200 milioni di «risparmi». Cassintegrato, ma della Pininfarina, è Francesco Rivello, 45 anni, via Modena 48: anche sul suo conto un paio di centinaia di milioni. Tanti i «pensionati:) come Piccialli. Valentino Corao, 64 anni, lungo Dora Firenze 115, era ufficialmente un lavoratore Fiat. A casa aveva tanta merce che i vigili urbani sono stati costretti a sequestrargli l'alloggio non avendo a disposizione un deposito sufficientemente ampio per la custodia. Elio Borrelli, 48 anni, via delle Querce 45, usava come deposito il suo garage: era zeppo di autoradio, casse di champagne, vestiti nuovi. Di Salvatore Ferrise, 58 anni, via San Martino 10, s'è invece scoperto che aveva già investito parte degli «utili» della sua attività: una fiammante Mercedes superaccessoriata e un conto di 100 milioni. Sulle altre persone denunciate alla magistratura sono in corso accertamenti dell'autorità giudiziaria. I nomi: Giuseppe Tallarino, 38 anni, corso Venezia 4, Salvatore Romano, 39, corso Giulio Cesare 6/d, Luigi Galdi, 48, via Buniva 5, Luigi Crugliano, 47, via Carlo Noè 6, Francesco Arcuri, 38, via Ternengo 52, Gioacchino Giardina, 52, corso Emilia 40, Francesco Galentini, 37, via Torino 123 a Sant'Antonino di Susa, Francesco Casamirra, 52, via Parenzo 55, Antonio Crugliano, 34, corso Giulio Cesare 12, Giuseppe Tassone, 43, via Borgo Dora 12, Luigi Porchietto, 57, corso Giulio Cesare 25 e Vincenzo Martino, 54, via Vittime di Bologna 7. Un lavoro non facile e, soprattutto, non breve. I periti saranno chiamati a valutare tutti gli oggetti sequestrati ai loro indirizzi: orologi in oro, quadri, tappeti persiani, apparecchi audiovisivi, macchine fotografiche da collezione, pezzi di argenteria. I 19 ricettatori denunciati rischiano pene da 2 a 8 anni. La loro base operativa, nella piazzetta che incrocia con le vie Cottolengo, Lanino e cardinal Cagherò, cuore del vecchio Balon, dopo il blitz è deserta. Ora sarà tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine, per evitare che nuove bande prendano il posto di quella che è stata appena sgominata. [g. a. p.] Giuseppe Galiano (a sinistra) risulta essere disoccupato e percepisce l'indennità del collocamento ma ha 400 milioni in banca

Luoghi citati: Bologna, Firenze, Moncalieri, Rivoli, Sant'antonino Di Susa, Torino