Passa il piano regolatore

Passa il piano regolatore Passa il piano regolatore Dopo il ricorso di minoranza il Coreco approva il disegno Il Comitato regionale di controllo ha approvato il piano regolatore. Il giudizio sul documento, adottato dal Consiglio comunale, era stato sospeso dal Coreco il 21 gennaio scorso sulla base di una serie di esposti presentati dal movimento sociale, da Alleanza verde, Rifondazione comunista e associazioni ambientaliste. Le contestazioni erano le stesse sollevate da consiglieri di minoranza e alle quali era stata data risposta da parte dell'assessore all'urbanistica Franco Corsico nelle riunioni di commissioni prima e in Sala rossa poi. Nei ricorsi si contestava «la violazione preordinata della legge di salvaguardia e l'alterazione dei presupposti del piano», «la non applicazione di una circolare del ministero dei Lavori pubblici che impone la tenuta di un libro di protocollo per registrare le osservazioni», «vizi di procedura», la regola sui trasferimenti di cubatura che «produce effetti contrari a quelli ipotizzati dal prg». La giunta ha fornito al Coreco le risposte a ogni obiezione. Ieri è arrivato il responso positivo, e a Palazzo Civico il sindaco Valentino Castellani e l'assessore Franco Corsico hanno mostrato soddisfazione per avere superato un altro ostacolo sul cammino dell'entrata in vigore del piano regolatore. Oggi l'assessore trasmetterà il documento in Regione, all'ufficio gestione del territorio. Sarà il comitato tecnico urbanistico a fare l'istruttoria per dare un parere consultivo. Il consiglio regionale dovrà pronunciarsi entro centoventi giorni, ossia entro il 20 giugno. I tempi potrebbero allungarsi qualora da parte della Regione si avanzassero richieste di modifica: il Consiglio comunale potrà accettarle o respingerle. In linea di massima tutto l'iter dovrebbe concludersi entro i primi giorni di luglio. Nel frattempo le aree interessate da novità urbanistiche saranno in «regime di salvaguardia», cioè non dovranno essere oggetto di delibere e interventi edilizi. Sette anni per dotare Torino del nuovo documento urbanistico. A incaricare lo studio Gregotti di elaborare il nuovo piano, nell'87, fu il sindaco Giorgio Cardetti, socialista. II lavoro proseguì durante le giunte guidate da Maria Magnani Noya (pure socialista), Valerio Zanone (liberale), Giovanna Cattaneo (pri) e durante la gestione commissariale di Riccardo Malpica. L'approvazione in Sala rossa è avvenuta il 16 dicembre scorso, dopo una matratona verbale durata 36 ore e dopo un lavoro svolto in 42 riunioni della commissione consiliare che si occupa di urbanistica e di gestione del territorio. Le nuove regole urbanistiche al vaglio della Regione L'assessore Franco Corsico Contro il disegno della Gregotti era l'opposizione di sinistra

Luoghi citati: Torino