Quel pigolo scooter viaggia con due motori di Cosimo Mancini

Quel pigolo scooter viaggia con due motori MOTO Si può adoperare come un classico «cinquantino» o imitare le biciclette (ma senza faticare) Quel pigolo scooter viaggia con due motori Arriva lo Zip bimodale della Piaggio: a scoppio ed elettrico PISA. In aprile la Piaggio metterà in vendita uno scooter con due motori: uno a scoppio e un altro elettrico. Si tratta di un mezzo che potrà circolare anche nelle isole pedonali, alla pari delle biciclette. E' lo Zip bimodale, prodotto dalla consociata spagnola Motovespa. La motorizzazione, però, è prodotta in Italia. Il prezzo non è stato ancora comunicato ma assicurano a Pontedera che non costerà molto di più del modello con il solo motore a scoppio. «Di solito un veicolo elettrico - spiega l'ingegner Alfio Leotta, responsabile del progetto - costa 2,3 volte più di uno tradizionale di uguale classe. La sfida è stata quella di contenere i costi di produzione». Il nuovo Zip si distingue dal fratello classico per il carter della trasmissione a cinghia che collega il motore elettrico alla ruota. Il propulsore a scoppio è quello da 50 ce, che eroga 3,2 cavalli e che viene fornito anche con catalizzatore. Quello elettrico ha una potenza di 0,650 kilowatt (0,86 Cv) che imprime al veicolo una velocità di 25 km/h anche con un passeggero di taglia forte. E' alimentato da due batterie al piombo da dodici Volt e 40 Ampère, collegate in serie e poste sotto la sella. Sono del tipo sigillato che non richiede manutenzione. Hanno un'autonomia di un'ora (venti chilometri) e si ricaricano in 4-6 ore. Il cruscotto è diviso in due settori. A sinistra tachimetro e contachilometri. Nel centro una cascata di led che segnalano lo stato di carica delle batterie. A destra le spie. L'altra differenza rispetto al modello con il solo motore a scoppio è un interruttore accanto alla manopola del gas: consente di passare dalla trazione a scoppio a quella elettrica e viceversa. Il primo contatto con questo mezzo comunica delle sensazioni inusuali. Ruotando la manopola dell'acceleratore lo scooter si avvia senza il mini¬ mo rumore e fa pensare a qualcosa di magico. La sensazione si rafforza quando si prende velocità. Sembra di essere librati nell'aria e di viaggiare sul tappeto di Aladino. Venticinque chilometri l'ora non sono molti, ma è la velocità alla quale si viaggia con una bicicletta pedalando normalmente. Questo, d'altronde, è lo spirito dello Zip bimodale. Sostituirsi alla bicicletta nei centri storici delle città e soddisfare l'esigenza di chi non desidera inquinare l'aria. A differenza dei veicoli elettrici puri, con i quali si teme spesso di rimanere fermi, lo Zip bimodale è tranquillizzante grazie al secondo motore, quello a scoppio, che si può avviare in qualunque momento. La massa delle batterie si fa sentire a veicolo fermo. In marcia, anche a bassissima velocità, l'equilibrio è ottimo, grazie alle prove di simulazione al computer sviluppate nel centro ricerche della Piaggio. Il volano-magnete che produce la corrente necessaria al funzionamento del motore a scoppio non è sufficiente a caricare le batterie che richiedono elevate potenze. Il contenimento dei costi e dei pesi non ha consentito, per ora, di realizzare un sistema come quello dell'Ape elettrica, il cui motore, in frenata, inverte la polarità e diventa un generatore che carica le batterie. «I nostri sforzi - spiega l'ingegner Leotta - si sono concentrati essenzialmente nel raggiungere l'affidabilità. Il progetto è costato due miliardi, buona parte dei quali sono stati spesi in collaudi su strada. Il primo prototipo ha percorso diecimila chilometri». La silenziosità di questo veicolo pone qualche problema. Occorre fare molta più attenzione ai pedoni che non percepiscono l'avvicinarsi del mezzo nelle vie cittadine. Cosimo Mancini

Persone citate: Alfio Leotta, Leotta

Luoghi citati: Italia, Pisa, Pontedera