Come sono verdi queste gomme

Il progresso tecnologico migliora la scorrevolezza e contiene i consumi Il progresso tecnologico migliora la scorrevolezza e contiene i consumi Come sono verdi queste gomme Nuove soluzioni dalla Michelin MARSIGLIA. Il progresso verde dell'auto può anche nascondersi dietro il color nerofumo di un pneumatico. Un pneumatico all'apparenza normale, ma che in mescola e tele racchiude un progresso in termini di scorrevolezza: dal 15 al 20% di riduzione della resistenza al rotolamento, il che si traduce in consumi di carburante inferiori del 5-7%, rispettivamente per veicoli a benzina o a gasolio. Sono i valori dichiarati dalla Michelin per le nuove gamme di gomme Energy Mxt e Mxv3a (sul mercato del ricambio da marzo nelle serie dimensionali 80-70-65, classi di velocità T e H sino a 210 km/h). Contrassegnati sul fianco dalla dicitura «Green X», a sottolineare la particolare tecnologia utilizzata, estendono a oltre il 90% del vastissimo mercato del ricambio - 12 milioni di pezzi/anno in Italia, una sessantina a livello europeo - il salto generazionale proposto a partire dal 1992 nel primo equipaggiamento: a oggi, più di 2 milioni di pneumatici verdi consegnati a costruttori di autoveicoli. La difficoltà è stata nell'ottenere l'obbiettivo voluto senza penalizzare le altre caratteristiche prestazionali del pneumati¬ co: tenuta di strada sul bagnato e durata innanzitutto, doti che la clientela predilige. I tecnici Michelin hanno affrontato il problema lavorando alla formulazione di mescole in grado di fornire prestazioni differenti a seconda del tipo di sollecitazione: elasticità e ridotto assorbimento di energia alle basse frequenze, tipiche del rotolamento della ruota; elasticità ed effetto di smorzamento - cioè capacità di assorbire parte dell'energia ricevuta - alle frequenze più elevate (oltre i 1000, sino al milione di Hz), tipiche dell'aderenza. Il tutto supportato da una proget- tazione ad hoc della carcassa per limitare le deformazioni e quindi la dissipazione di energia (sotto forma di calore). Tutto ciò con la possibilità di utilizzare - sia pure con i dovuti aggiustamenti - tecnologie di produzione note e sperimentate, il che ha consentito di commercializzare le nuove gamme praticamente a pari prezzo con i corrispondenti tipi normali. Abbiamo avuto modo di verificare le doti degli Energy - scorrevolezza, tenuta sul bagnato, confort e silenziosità (anche questo è importante nel futuro verde dell'auto) - in una sessione di test comparativi organizzati nel circuito Paul Ricard. Incontro che ha anche offerto l'emozione di affrontare chicane e rettilinei di una pista da FI a bordo di una rombante Bugatti EB 110 con... una gomma a terra. Un modo originale per dimostrare quello che la tecnologia sa offrire contro le forature. Un fastidio che può diventare disagio grave, quando non reale pericolo, per svariate categorie di utenti: dalle vetture supersportive, come la Bugatti, alle piccole auto da città, ai veicoli di sicurezza. Per questo la Michelin ha in avanzato stadio di sviluppo sistemi in grado di consentire sicurezza e una ragionevole autonomia di mobilità nel caso di foratura: pneumatici autoportanti, con fianchi rinforzati in grado di reggere il peso del veicolo anche se completamente sgonfi, utilizzabili da soli o in combinazione con cerchi dotati di speciali appoggi centrali elastici (a forma di zeta). Per garantire la sicurezza, queste coperture vanno montate in combinazione con dispositivi capaci di segnalare anomalie nella pressione di gonfiaggio. Dopo un utilizzo a pressione zero non possono essere riparate, ma vanno sostituite. In particolare, i pneumatici autoportanti offerti in opzione per la Bugatti, in caso di foratura consentono una guidabilità normale a 80 km/h per percorrenze superiori ai 100 km. Raffaele Sanguinei'! Pneumatici sempre più sofisticati

Persone citate: Green X, Paul Ricard, Raffaele Sanguinei'

Luoghi citati: Italia