Toscani sfida Occhetto di Raffaella SilipoNovella Calligaris

Toscani sfidar Occhetto Toscani sfidar Occhetto E la Zevi rinuncia a candidarsi chi va chi resta OLIVIERO Toscani contro Achille Occhetto e Pierferdinando Casini. Uno scontro di prima classe nel xrv collegio di Bologna, tra il leader del pds (partito che alle ultime elezioni qui ottenne il 40 % dei voti) e lo «scandaloso» fotografo delle campagne pubblicitarie Beli etton, che corre per la lista Pannella. Fra cotanti litiganti, probabilmente non godrà il terzo. Casini, leader Ccd. Non gli resta che sperare nella rivincita proporzionale a Modena, dove è capolista seguito da Mariella Scirea. Dall'EMUIA ROMAGNA anche una «gran rinuncia»: Tullia Zevi non si candiderà per Ad a Ferrara come era stato annunciato, dopo le perplessità espresse dalla comunità israelitica di cui è presidentessa. «Preferisco operare a difesa dei valori e dei principi su cui deve continuare a fondarsi questa nostra democrazia spiega - rimanendo al di fuori del coinvolgimento diretto». Sempre in Emilia Ad vorrebbe presentare il leader Willer Bordon. Il che comporterebbe la rinuncia di uno degli altri tre candidati in regione: Libero Gualtieri, Giuseppe Ayala e Denis Ugolini, il più probabile «rinunciatario». Il Patto per l'Italia schiera una pattuglia di giornalisti: l'ex direttore del Giorno e ài Avvenire Lino Rizzi e l'ex direttore della Gazzetta di Parma Baldassarre Molossi. Candidato anche Vittorio Prodi, fratello di Romano. In LOMBARDIA, terra della Lega, coraggiosi sfidanti di Umberto Bossi a casa sua, Milano 1, saranno Gianni Rivera per il Pat- to e Ignazio La Russa di Alleanza Nazionale. I leghisti hanno definito, dividendole con Forza Italia e Pannella, tutte le altre candidature, tenendosi il 70 per cento dei collegi. Luigi Negri si presenta a Milano 2, Luigi Rossi a Milano 6, Roberto Ronchi a Milano 9, Irene Pivetti a Milano 10. Milano 3 tocca a Forza Italia con Adriano Teso. Roberto Maroni si candida a Varese, a Gallarate Giuseppe Leoni, Gianfranco Miglio a Como per il Senato. A Forza Italia restano Como, per la Camera, con Alberto Cova e Mantova con Tiziana Parenti. Ai radicali San Giuliano Milanese con Marco Taradash. Il Patto schiera anche il responsabile degli enti locali Diego Masi a Milano e il professor Giulio Tremonti a Sondrio. Per quel che riguarda i progressisti non ci sono ancora nomi sicuri: i Verdi hanno annunciato che ritireranno i candidati ma non il simbolo. Progressisti divisi ma decisi in PIEMONTE. Per Ad la giornalista Stefanella Campana e l'imprenditore Franco De Benedetti, per la Rete Diego Novelli, per il psi il ministro del lavoro Gino Giugni, per Rifondazione Fausto Bertinotti, per il pds Sergio Chiamparino e lo storico Massimo Salvadori, per i Verdi Carlo Ripa di Meana. Per il Carroccio in lizza il leader Gipo Farassino e il «recordman» delle interpellanze parlamentari Mario Borghezio. Tra i papabili del Patto per l'Italia Valerio Zanone e Guido Bodrato. Da generale a deputato. Dopo l'esempio di Antonio Viesti, ex comandante dei carabineri che si presenta in PUGLIA, nel collegio uninominale di Ostuni per i Pattisti, un militare anche in FRIU¬ LI, collegio di Gorizia. Nelle liste del Patto per l'Italia c'è infatti l'ex capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Stelio Nardini. In TOSCANA il Patto sceglie lo scrittore Rodolfo Doni, il giornalista televisivo Federico Sciano e Vittorio Cecchi Gori. Nelle MARCHE, unici candidati certi per il maggioritario i verdi: il sociologo Luigi Manconi e il deputato uscente Maurizio Pieroni. Per la proporzionale sono certi Nando Dalla Chiesa - Rete, Lucio Manisco di Rifondazione, Valdo Spini del psi, Nilde lotti del pds. Per Forza Italia un «ni» da parte di Ombretta Fumagalli Carulli. LAZIO. Sarà Romano Forleo il candidato del Patto per l'Italia al Senato. Quasi certo anche Alberto Michelini, insieme con la nuotatrice Novella Calligaris, l'onorevole Silvia Costa, il principe Al- do Brandirli e il giudice Staiano (membro Csm). Il senatore Maccanico sarà candidato a Viterbo. A Frosinone sarà in lista il figlio del senatore socialdemocratico Dante Schietroma e il giornalista Giuseppe Sangiorgi de II Popolo nonché portavoce di De Mita. Il tavolo.progressista ha offerto una candidatura al regista Nanni Loy in CAMPANIA. Lui non ha accettato perché «i candidati di Forza Italia hanno fatto campagna propagandistiche arroganti e menzognere e partono troppo avvantaggiati». Il ministro dell'Interno Nicola Mancino dovrebbe essere candidato al Senato nel collegio di Avellino 1. SICILIA. A Palermo i pattisti devono ancora decidere fra Sergio Mattarella e Vito Paggio. «L'importante - dice Pàggio - è fare una vera battaglia contro la sinistra». Infine Mario Segni sarà candidato alla Camera in SARDEGNA, nel «suo» collegio di Sassari. Intanto è quasi un giallo la vicenda dei Verdi transfughi nelle file di Forza Italia. Il gruppo verde smentisce, i berlusconiani confermano. «Un terzo dei verdi è con noi» dice il generale Luigi Caligaris. «Si sta gonfiando un caso inesistente - ribatte seccamente Gianni Mattioli -, i transfughi altro non sono che Clavari, Rizzo e Vinceti, tre cameadi strumento di Pannella quando nel 1985 pensava di impadronirsi anche di noi. Sono tre radicali mai diventati verdi: non fanno che continuare la loro migrazione». Raffaella Silipo Casini terzo incomodo a Bologna Pronte le liste lumbard Nella foto grande Oliviero Toscani si presenta a Bologna per la Lista Pannella A sinistra Tullia Zevi che rinuncia alla candidatura, sopra Novella Calligaris in corsa per i popolari