Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Oftalmico, a marzo s'inaugurano le nuove sale operatorie» - «Non abolite i vigili a cavallo, ultime sentinelle del verde!» - «Chi conta bugie sull'orario d'apertura?» - «Dall'Inps una rateizza/ione di 60 mesi» L'amministratore straordinario dell'Usi To-1 ci scrive: «In merito alla lettera "Oftalmico: apparecchi chirurgici che funzionano a colpi di pugno" mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni. «La decisione di aprire le sale operatorie due pomeriggi la settimana dalle 14,30 alle 19,30 risponde alla esigenza di migliorare il servizio, riducendo i biblici tempi di attesa che, all'inizio del mio mandato (luglio '91) erano 2-3 anni anche per un intervento di cataratta (oggi di 4-5 mesi). L'iniziativa, accolta con favore dalla maggior parte dei medici, è stata avversata da altri, pochi per la verità, che perseguono la politica del tanto peggio, per il buon funzionamento dell'Ospedale, tanto meglio, ovviamente per le loro tasche. «Per quanto riguarda le costruende nuove sale operatorie, devo precisare, con grande dispiacere dei 18 firmatari della lettera, che nel prossimo mese di marzo verranno inaugurate. «Neanche la straordinarietà dell'amministratore può porre rimedio alla assenza di fondi denunciata dai 18 medici i quali - tuttavia - non si sono accorti che ho deliberato, di recente, l'acquisto di un nuovo facoe- mulsificatore e hanno dimenticato di richiedermi la sostituzione del biometro, cioè dell'apparecchio che per anni dichiarano di aver preso a... pugni. Visto che ne hanno due in dotazione, speriamo che l'altro non lo prendano a... calci. Mi auguro, per concludere, che la stessa serietà che qualche medico dell'Oftalmico dimostra nelle cliniche private venga finalmente praticata nella struttura pubblica. O, forse, chiedo demagogicamente troppo?». Rosario Simonetta Una lettrice ci scrive: «Sono molto dispiaciuta nell'apprendere che il corpo dei vigili a cavallo verrà soppresso. Infatti penso che sarebbe meglio intervenire tagliando le vere spese inutili ma non quelle utili come questo reparto addetto alla salvaguardia del ver¬ de. Non è comunque per questo che scrivo, ma per far presente che non è solo raccogliendo gli escrementi dei cani che Torino sarà più pulita ma solo obbligando o multando salatamente molti nostri concittadini che sono talmente maleducati da gettare, con noncuranza, pacchetti vuoti di sigarette, carte, cartacce, cartoni ed altro e facendo finta di non sapere che vi sono appositi contenitori per riporre le immondizie». Segue la firma Una lettrice ci scrive: «Ho letto con attenzione la situazione denunciata dalla lettrice Laura Bosco in merito a quanto accadutole all'Ufficio Successioni dell'Intendenza di Finanza. Anch'io avrei voluto scrivere le stesse cose lunedì 17 gennaio, uscendo alle 8,25 dal medesimo ufficio. Per non giungere troppo tardi al mio posto di lavoro, ero arrivata alle 7,50. Alle 8 al di là delle transenne ho scorto qualche impiegato occupato a conversare o a leggere il giornale. Ho pensato "tra poco mi daranno retta" ed ho continuato ad attendere con le altre persone in coda. Ma forse eravamo invisibili visto che le impiegate sembravano ignorarci. Esasperata ho chiesto se l'orario di apertura era quello scritto sull'avviso di pagamento e sul cartello esposto, cioè le 8?". "No, signora, si inizia alle 8,15". Chi prende in giro l'utente?». Maristella Benetti La direzione Inps ci scrive: «In relazione alla lettera relativa ad un titolare di Pensione Sociale che ha lamentato d'aver ricevuto la restituzione di quote di pensione sociale, per il su¬ peramento dei limiti di reddito precisiamo che il caso è riconducibile all'operazione di verifica, di circa 9 milioni di pensioni a livello nazionale, effettuata in tempi ristretti a seguito della finanziaria '92. La legge stabilisce che l'importo delle pensioni minime, delle pensioni sociali e degli assegni familiari, corrisposti dall'Inps sia, a seconda dei casi, legato al solo reddito del titolare oppure anche a quello del coniuge o del nucleo familiare. «La complessità dell'operazione ha prodotto il verificarsi di errori, in ordine ai quali l'Istituto ha espresso il proprio rammarico preannunciando l'invio - già in corso - ad ognuno dei pensionati di un'articolata comunicazione che chiarisce tutti gli aspetti della vicenda. «Il caso pubblicato rientra tra quelli in discorso; la Sede competente ha già avviato contatti con la pensionata, per verificare la correttezza dei dati di calcolo. «Ove dai controlli dovesse emergere la sussistenza di somme da restituire, la pensionata potrà comunque avvalersi di un programma di rimborso del debito fino ad un massimo di sessanta rate mensili». Umberto Fumarola

Persone citate: Benetti, Laura Bosco, Rosario Simonetta, Umberto Fumarola

Luoghi citati: Torino