Borgoglio (psi)chiede il giudizio a Roma

Un impero fendalo sui metano L'inchiesta sulla Sagat Borgoglio (psi) chiede il giudizio a Roma Il deputato socialista Felice Borgoglio non vuole essere giudicato a Torino per la mazzetta di 500 milioni che l'ex presidente Sagat, Maurizio Bordon, avrebbe preteso per la sinistra psi (quindi per l'autorevole esponente della corrente, secondo l'accusa) per l'appalto dei lavori di ampliamento dell'aeroporto. Il professor Lozzi, difensore del deputato, ha sollevato ieri una questione di competenza territoriale di fronte al gip Sorbello che comunicherà la sua decisione nell'udienza del 3 marzo. Per il difensore di Borgoglio è il tribunale di Roma la sede giudiziaria competente: nella capitale sarebbe stata versata la mazzetta dei costruttori Borini e Binasco. Sempre il 3 marzo il gip Sorbello dovrà decidere se accogliere la richiesta di patteggiare la pena dagli ex presidenti del consorzio delel acque reflue dei comuni intorno a Ciriè, Giampaolo e Trogolo, che ottennero 20 milioni di tangente per un appalto da mezzo miliardo da una società del gruppo Fiat.

Persone citate: Binasco, Borgoglio, Borini, Felice Borgoglio, Lozzi, Maurizio Bordon, Sorbello, Trogolo

Luoghi citati: Ciriè, Roma, Torino