Fusi e Fortunato sì al derby

Fusi e fortunato/ sì al derby TORINO Fronte societario: Goveani vuole chiudere, Giribaldi arriva venerdì Fusi e fortunato/ sì al derby Ma Carbone rientrerà con l'Ancona in Coppa TORINO. Fortunato e Fusi rientreranno per il derby, Goveani e i suoi legali garantiscono di voler limare le pretese. Due buone notizie per il Toro. La prima verificabile domenica (Carbone rientrerà invece nel ritorno di Coppa Italia con l'Ancona), la seconda controllabile nel tempo. Si spera che l'iter della successione sia rapido. Lo auspica Randazzo: «Tutti si rendano conto che per il club granata il tempo non è solo denaro, ma è vita». Intanto Giribaldi ha spostato a venerdì (al più tardi lunedì prossimo) l'arrivo a Torino per sentire Sergio Rossi ed il gruppo di avvocati. E subito presenterà ad Aime l'offerta per le azioni. Derby ed Ancona sono i due traguardi immediati per il Toro. Il resto è braccio di ferro fra i le¬ gali delle parti. Ieri i giocatori, seguiti da Pereni, hanno corso alla Mandria. Tutti presenti (anche Francescoli, che non ha approfittato di un altro giorno di vacanza), meno gli infortunati Osio e Sordo, gli azzurri Mussi e Silenzi (da Sacchi), Delli Carri e Cois (con la Under 21) e Galli, il cui permesso scade oggi. Buon lavoro in allegria. Meno allegro Randazzo, che ha dovuto rispondere ai lamenti di Cois durante la trasferta azzurra: «Mi impiegano poco». L'amministratore del Torino, che al momento «è la società», ha ribattuto: «Ci amareggiano certe parole dette da un ragazzo del Filadelfia, ma non è il caso di fare drammi». Anche perché i drammi hanno origini precise: quando giocatori granata di valore (Cois, Delli Carri) vanno fuo¬ ri casa, chi li vorrebbe fa il possibile per indurli alla bagarre. Il calcio è così. Sembra facile dall'esterno ficcare il naso nelle cose toriniste. Sul piano societario, la telenovela della successione alla presidenza prosegue. Gli avvocati di Goveani ed i legali di Giribaldi e Rossi non si parlano, il discorso è un triangolo del quale il terzo vertice è Aime, il curatore fallimentare. Ieri in un comunicato Fubino e Piacentini, avvocati del presidente, spiegano che sulle pretese (i 3 miliardi delle azioni già pagate a Borsano ed i 2 del suo apporto al capitale sociale) ci sono esagerazioni e che Goveani «... conferma il fermo intendimento di arrivare presto ad una equilibrata conclusione delle trattative». Che il «fermo intendimento» sia di tutti, [b. p.)

Luoghi citati: Ancona, Filadelfia, Italia, Torino