Celentano «pericoloso» per l'Urss

Ma era il 1986 Ma era il 1986 talentano «pericoloso» per l'Urss ROMA. Un piccolo diavolo: ma non è Benigni. Il «diavolo», perlomeno per l'Urss, è Adriano Celentano. Che cos'ha di sulfureo e di sinistro il molleggiato è davvero difficile capirlo. Tant'è. Questo è quanto risulta dagli archivi segreti del Komsomol, l'organizzazione della Gioventù comunista sovietica. Nel 1986, nell'elenco degli «indesiderati» nella terra del socialismo reale erano finiti molti gruppi e artisti occidentali. Tra gli altri, anche l'ex ragazzo della via Gluck, che godeva di grande popolarità in Unione Sovietica e, proprio per questo motivo, andava «tenuto d'occhio»: non si sa mai. Adriano-Mefistofele, comunque, è in buona compagnia. Gli archivi dell'86 (parte del materiale è stato aperto recentemente a Mosca) contengono infatti più di 100 nomi di artisti guardati con sospetto. Oltre al molleggiato, c'è la crema del rock e del pop mondiale: gli U2, Michael Jackson, Madonna, Tina Turner, Prince, Donna Summer e Rod Stewart. Tutti diseducativi e nocivi, chi per un aspetto, chi per un altro, secondo i parametri dettati dalla nomenklatura in quegli anni. Adriano Celentano, «diavolo» della steppa suo malgrado, cade dalle nuvole alla notizia. «Non ho mai saputo niente di liste di nomi bianche o nere - dice stringendosi nelle spalle - e ricordo anzi di essere andato a Mosca nel 1989». Un'accoglienza fredda? «Macché. Sono stato accolto benissimo, ho ricevuto complimenti e persino onorificenze ufficiali. Prima di allora non ero mai staro in Russia: ma mi pare strano che mi considerassero pericoloso soltanto perché lì ero un beniamino, perché piacevo alla gente». Nella lista, pubblicata sul mensile specializzato «Metal shock», dominano su tutti i nomi di band metallare, considerate indesiderabili per le ragioni più varie. Dagli Ac/Dc («testi rozzi, infarciti di doppi sensi», si legge nella motivazione del Komsomol, che aggiunge che il gruppo «tende a scatenare risse»), ai «Metallica» («amano alcolici, ragazze, narcotici e soldi»), a Ozzy Osbourne. Con lui il documento va giù durissimo: il musicista viene definito «il più classico esempio della degradazione morale di uno che è stato troppo tempo nel mondo dello spettacolo, vampiro alcolizzato, che non sa più distinguere tra realtà e finzione». Il solerte comitato conclude con un'annotazione che ha del ridicolo, riferita a un suo show: «Ha mangiato un pipistrello morto». Peggio di così... [cr. ci Adriano Celentano un vero «diavolo» per l'Urss secondo gli archivi segreti

Persone citate: Adriano Celentano, Donna Summer, Madonna, Michael Jackson, Ozzy Osbourne, Rod Stewart, Tina Turner

Luoghi citati: Mosca, Roma, Russia, Unione Sovietica, Urss