«Serve subito una legge» di St. M.

«Serve subito una legge» «Serve subito una legge» Gli esperti: Mattia è l'unica vittima ROMA. Figli in provetta, figli di chi? In Italia, dove ampio e appassionante è il dibattito eticomorale sulla procreazione in vitro, nessuno ha pensato a dare una risposta giuridica a questa domanda. E, dunque, di chi è figlio Mattia? Dell'uomo che ha donato lo sperma protetto dall'anonimato? Dell'uomo che ha accettato che la moglie si sottoponesse all'inseminazione artificiale e lo ha riconosciuto come proprio al momento della nascita, salvo cambiare idea otto anni dopo? Nessuno lo sa. Mattia rischia di passare alla storia come il primo bambino declassato: da biologico a legittimo, da legittimo a figlio di N.N. Sbarazzarsi di lui è facilissi¬ mo: «Temo che con l'attuale legge sul diritto di famiglia, non ci sia nulla da fare per questo bambino», spiega Paolo Vercellone, presidente dell'Associazione Internazionale dei Giudici per la Gioventù e la Famiglia, «biologicamente il piccolo è di un altro padre e l'attuale normativa, che non disciplina la procreazione artificiale, consente al padre legittimo di disconoscerlo». E Melita Cavallo, presidente dei giudici minorili italiani: «Certo, il padre di Cremona, mancando una legge, può benissimo iniziare una causa di disconoscimento di paternità». Ma perché la legge non è stata fatta? «Perché ci sono delle fortissime resistenze, di natura etica e mo¬ rale, da parte della destra cattolica», spiega Cavallo, «eppure il problema va affrontato, e con urgenza. La cattolica Spagna ha già legiferato, in Francia è in corso, proprio in questi giorni, un agguerrito dibattito». Se la legge che avrebbe dovuto tutelare Mattia non esiste, la polemica ora divampa. L'Aied ricorda una recente indagine condotta su circa 200 bambini nati da inseminazione artificiale, dalla quale risulta che l'evento più temuto sia dai genitori che dai bambini «è propino quello di fare pubblicamente sapere i primi la loro sterilità, e i secondi il modo con cui sono venuti al mondo». Un incubo che si è avverato. [st. m.]

Persone citate: Cavallo, Melita Cavallo, Paolo Vercellone

Luoghi citati: Cremona, Francia, Italia, Roma, Spagna