Da Castro gli esuli «buoni»

Invitati a Cuba Invitati a Cuba Da Castro gli esuli «buoni» NEW YORK. Il governo cubano ha deciso per un dialogo con i suoi oppositori, ma non quelli «isterici e aggressivi». L'iniziativa, che non ha precedenti nei 35 anni di potere esercitato da Fidel Castro, si concretizzerà in una Conferenza all'Avana, dal 22 al 24 aprile, in cui membri del governo e «circa 200» rappresentanti delle comunità cubane all'estero discuteranno di come «normalizzare» la condizione degli emigrati e di come organizzare la riunificazione delle famiglie, alla ricerca di una sorta di modus vivendi. Il titolo sarà: «Nazione ed emigrazione, un nuovo passo in questa difficile ma necessaria strada». L'annuncio lo ha dato ieri il ministro degli Esteri, Roberto Robaina, spiegando i criteri seguiti nella scelta dei gruppi da invitare al dialogo e quelli da escludere. Sotto la voce «isterici», ha spiegato, vanno catalogati quei gruppi, come la forte «Fundacion Cubana Americana», che hanno come obiettivo il mantenimento dell'embargo commerciale contro Cuba decretato dagli Usa 32 anni fa; degli «aggressivi», invece, fanno parte «Alpha 66», l'organizzazione che alcuni mesi fa spedì nell'isola alcuni suoi esponenti con il compito di compiere attentati, e «Cuba Independiente y Democratica» guidata da Humberto Matos, prima compagno di Castro durante la guerriglia contro Batista, poi prigioniero politico e ora esiliato negli Usa. Esclusa la partecipazione anche dei gruppi intemi, ha spiegato Robaina, perché «il dialogo è con gli emigrati, non con gli aspiranti ad esserlo». Nell'elenco dei «buoni» che saranno invitati, ci sono invece i gruppi che, pur dichiarandosi contrari al regime, sostengono che l'embargo è ormai un anacronismo cui dovrebbe essere posto termine. [f. p.l

Persone citate: Batista, Fidel Castro, Humberto Matos, Robaina, Roberto Robaina

Luoghi citati: Avana, Cuba, New York, Usa