Che ragazze d'oro

Alle Olimpiadi, dopo la medaglia di bronzo nello slittino maschile, una mattinata di grandi speranze Alle Olimpiadi, dopo la medaglia di bronzo nello slittino maschile, una mattinata di grandi speranze Che ragazze d'oro d k l b gFondo 5 km: Di Genìa insegue il bis SuperG: Compagnoni difende il titolo LILLEHAMMER. Oggi i Giochi sono per noi un grande gineceo azzurro, intenso e tenero. C'è la 5 km di fondo, le azzurre in gara - si chiamano Manuela Di Centa, Stefania Belmondo, Gabriella Paruzzi e Bice Vanzetta. C'è lo slittino-donne, prime due prove, con Gerda Weissensteiner favorita. C'è il supergigante con Deborah Compagnoni e Bibiana Perez. Troppe grazie, troppa grazia? La sfida Di Centa-Belmondo, l'oro olimpico di ieri l'altro contro quello di Albertville, è a priori affascinante, e pensiamo che neanche il massimo impegno italiota la possa fare scadere al comaresco. Ci abbiamo per la verità un po' provato ieri, braccando la Belmondo, convenuta a Birkebeineren per vedere la 30 km dei maschi, allenarsi e prendersi la sua dose di meno 20 gradi. Ma la ragazza è stata brava e/o furba, e ha detto soltanto: «Il peggio è passato, nel senso che nei giorni scorsi non vedevo l'ora che queste Olimpiadi finissero, e l'altro giorno in gara ho sofferto, mentre adesso va tutto quasi bene, sono pronta per una gara vera, anche se non per una grande gara». A quel punto volevamo chiederle di Manuela, ma lei ha preso di nuovo il pallino: «Signori, questa è Stefania Belmondo». Come a dire: «Sto come sto, accettatemi». E stop. La terza persona singolare non sempre è orgoglio dell'atleta, spesso è rifugio. Le due si sono baciate ieri l'altro dopo la gara (lo giura il capomissione Cameli), ma al villaggio stanno in due appartamenti diversi e ognuna ha sempre intorno, a dividerla dall'altra, uno spessore palpabile di persone e soprattutto uno spessore impalpabile di modi, di gesti. Sinora è stata una sanissima produttiva rivalità, tutta ben gestita in prima persona, senza intervento di altri uomini o peggio ancora di altre donne. Qualcuno ha creduto di notare che Stefania zoppica un po- co, opinando però che si tratta solo di pretattica: Belmondo claudicante, ovvero Belmondo fiammeggiante. E Manuela? «Sono stanchissima, una stanchezza che può farmi a pezzi. Ma non per la gara, no, mi sono pure allenata: per il contorno, le telefonate, gli abbracci, le televisioni, la premiazione che mi ha occupato mez? i pomeriggio, ed è vero che mi hanno portato nella piazza di Lillehammer su una slitta tirata da un cavallo bianco, ma è anche vero che c'erano pure la seconda e la terza, e a chi mi ha chiamato principessa ho detto che una principessa dovrebbe avere una slitta tutta per sé». Sono arrivati dall'Italia tanti telegrammi, uno da Sara Simeoni, uno da Sacchi e azzurri del calcio. Telegrammi anche da tutta la Scandinavia, il suo personaggio, già noto, ora è dilagante, alluvionale di immagini e dichiarazioni. «Bello, bellissimo, ma ho tanto sonno». Donna intelligente, sapiente, libera e bella, questa Manu della quale si stanno rapidissimamente innamorando in molti. E' anche un buon partito, ieri l'altro ha preso i 70 milioni del premio Coni, gli altrettanti del premio Fisi & sponsor, e magari vince anche oggi: «E' una prova matta, una lotta furibonda, io proverò a impormi di volare, come nella 15 km». E se vince anche oggi non sarà facile andarla a prendere quando giovedì partirà in testa per la 10 chilometri della combinata: «E insomma se non mi svegliate sogno che arrivo a fare compagnia a Maria Liisa». Maria Liisa Hamalainen, sposata al gran campione Kirvesniemi, è la divina di Finlandia, tre medaglie d'oro a Sarajevo 1984. Il suocero di Maria Liisa ieri era a Lillehammer, ha visto Manu e le ha dato un bacio ed è stato come se l'avesse fatta entrare in famiglia. Gian Paolo Ormezzano Manuela: la lotta sarà furibonda però io cercherò di volare ancora Belmondo: adesso mi sento pronta per una gara vera A lato la friulana Manuela Di Centa sopra la cuneese Stefania Belmondo: le due fondiste azzurre sono divise da una rivalità molto accesa V

Luoghi citati: Finlandia, Italia, Lillehammer, Sarajevo