Lifting alle città italiane

Quarantamila miliardi di investimenti per rilanciare l'edilizia Quarantamila miliardi di investimenti per rilanciare l'edilizia Lifting alle città italiane L'intervento sarà il frutto di un'azione coordinata fra il ministero dei Lavori pubblici, Cer e i Comuni ROMA. Diciottomila miliardi di lire per rilanciare l'edilizia e le infrastrutture urbane. Il volto delle città italiane cambierà attraverso un'azione coordinata fra ministero dei Lavori pubblici, Cer (centro per l'Edilizia residenziale) e Comuni. Il punto di partenza della nuova era è stato fissato ieri a Roma dalla conferenza nazionale programmatica sulle politiche abitative a cui hanno partecipato il ministro dei Lavori Pubblici, Francesco Merloni e dal segretario generale del Cer, Gaetano Fontana. «In 15 anni di attività del Cer ha spiegato Fontana - sono stati realizzati 700 mila alloggi per una spesa di circa 38 mila miliardi. Ora si tratta di reimpostare una nuova politica abitativa che dispone di 18 mila miliardi di cui 11.670 miliardi dai fondi ex Gescal e circa 6 mila in giacenza alla cassa depositi e prestiti. Disponibilità - ha aggiunto Fontana - che possono attivare investimenti per circa 40 mila miliardi ed un'occupazione indotta per 430 mila unità nei prossimi anni. Alle risorse, però, ha detto Fontana bisogna affiancare una nuova politica di coordinamento che si concretizzerà in tavoli di lavoro comuni fra ministero, Cer ed enti locali». Alcune iniziative stanno già partendo: un protocollo di intesa con il comune di Napoli è stato già firmato e prevede risorse per 350 miliardi, un altro con Cata- nia per 376 miliardi, cui si sommeranno quelli con il comune di Roma (la firma è prevista per la prossima settimana) per 400 miliardi e con le amministrazioni di Genova e Torino. Ma la tendenza degli ultimi tempi, che vede una generale «ritirata» dello Stato da alcune aree economiche, è confermata anche nel settore edilizio. «I fondi Gescal - ha aggiunto Fontana scadranno nel '95, bisognerà pensare ad un intervento dei privati». Il ministro dei Lavori Pubblici, Francesco Merloni, ha sottolineato che «è possibile sollecitare banche italiane più attrezzate ad acquisire capitali sui mercati internazionali da desti¬ nare a finanziamenti per l'acquisto o il recupero di abitazioni a tassi più vicini a quelli praticati sui mercati europei. Ma soprattutto il capitale privato può essere raccolto diffondendo la logica del 'project financing' che necessita di un cambiamento della cultura finanziaria, un atteggiamento innovativo del credito ed un'impostazione economica e non solo assistenziale, anche nel campo dell'edilizia residenziale pubblica». Il ministro ha poi ricordato l'attività condotta dal suo dicastero per ridare slancio all'iniziativa nel campo dell'edilizia residenziale. La legge sull'alienazione del patrimonio pubblico, con il riconosci¬ mento del diritto degli assegnatari all'acquisto dell'alloggio; la ripartizione fra regioni di circa 12 mila miliardi di fondi ex Gescal e la firma dei protocolli di intesa con i sindaci di alcune grandi città per il risanamento dei quartieri degradati. Fontana ha fornito le cifre approssimative sul gettito annuo che deriva dall'alienazione del patrimonio pubblico di alloggi. Si tratta di circa 750 mila alloggi, con una quota pari al 10% annuo ed un valore di circa 70-80 milioni ciascuno che, depurati dalle diverse modalità di pagamento e dalle varie opzioni previste dalla legge consentono di realizzare circa 1.500 miliardi. [a. vig.] li ministro Francesco Merloni

Persone citate: Fontana, Francesco Merloni, Gaetano Fontana

Luoghi citati: Genova, Napoli, Roma, Torino