Una Crt da 72.000 miliardi

La Cassa Risparmio di Torino presenta i conti di un buon '93 La Cassa Risparmio di Torino presenta i conti di un buon '93 Una Crt da 72,000 miliardi // risultato lordo digestione cresciuto del26%, la raccolta del sei Ma l'aumento maggiore è venuto dai servizi. Sportelli in otto regioini ROMA. La Cassa di Risparmio di Torino ha chiuso il '93 con un risultato lordo di gestione che si attesta sui 600 miliardi, con un incremento del 26 per cento rispetto al '92. Il ritmo di crescita del margine di intermediazione ha raggiunto il 12,5 per cento. In particolare, la componente dei ricavi da servizi ha registrato un aumento del 51 per cento. L'elevata attenzione ad una politica di forte impegno nel controllo dei costi operativi ha consentite di contenerne la crescita al 6,3 per cento. Sotto il profilo della provvista la raccolta da clientela è cresciuta del 6 per cento rispetto all'esercizio precedente, attestandosi sui 20.700 miliardi. Ancora più accentuato il ritmo di au¬ mento dei titoli amministrati che hanno superato i 40 mila miliardi, con una crescita superiore al 16 per cento. Complessivamente, la massa amministrata, compresa la provvista interbancaria in lire ed in valuta, raggiunge i 72.200 miliardi, con un incremento del 10,5 per cento. Sostanzialmente stabili invece gli impieghi che a fine dicembre si attestavano a 12.700 miliardi. Grazie ad una rigorosa politica di erogazione dei prestiti le sofferenze sono state contenute al livello dell'anno corso con un indice di rischiosità del 3,4 per cento, contro quello medio del sistema, pari al 6,7 per cento. Nel corso del '93 è proseguita l'espansione territoriale con l'apertura di 24 nuovi sportelli per un totale di 324 distribuiti in otto regioni. Intenso anche il rafforzamento delle attività del gruppo: con le Assicurazioni Generali è stato siglato, in vista della commercializzazione di prodotti assicurativo-finanziari, un accordo di collaborazione che ha comportato l'ingresso della compagnia triestina nelle due società assicuratrici del gruppo Crt. Nel '93, la Cassa di risparmio ha anche assunto il controllo del Mediocredito Piemontese, grazie all'acquisizione di una quota pari al 20 per cento, già detenuta dalla Banca Popolare di Novara, che ha portato la partecipazione della Crt al 55,3 per cento.

Luoghi citati: Novara, Roma, Torino