CRONISTI TRA GLI ALIENI di Masolino D'amico

CRONISTI TRA GLI ALIENI CRONISTI TRA GLI ALIENI N AIPAUL, Rushdie, Ishiguro, Ondaatje, Mo: oggi molti scrittori in inglese provengono da angoli remoti dell'ex Impero. Seneca, Plutarco, Flavio Giuseppe scrivevano in latino o in greco pur appartenendo ai popoli conquistati. Ma mentre i poeti, storici, oratori della classicità celebravano i fasti del potere centrale, gli odierni virtuosi provenienti da Trinidad o dallo Sri Lanka, da Hong Kong o dall'Africa Nera, riescono interessanti quando parlano di cose «loro», facendosi cronisti della bizzarra condizione di alienati di quei conterranei, ormai moltitudini, che, sradicatisi alla ricerca di condizioni di vita migliori, si confrontano con una civiltà aliena come la lingua che hanno dovuto imparare. Le immense ondate migratorie dai Paesi più poveri ai più ricchi sono il fenomeno socialmente più sconvolgente della nostra epoca. Per questo appare tanto at¬ tuale Kureishi, gran parte del cui lavoro consiste nell'osservazione penetrante e divertita del mondo dei pakistani in Inghilterra. Quel mondo vivacissimo ci è offerto da più angolazioni: i suoi componenti appartengono a più generazioni e assumono più atteggiamenti. Nei deliziosi My Beautiful Laundrette e Sammy e Rosie vanno a letto il contesto è quello degli immigrati con forti legami verso la patria e la cultura d'origine, donde gustosi contrasti con gli usi e costumi dell'Inghilterra suburbana di oggi. Nella pellicola che Kureishi ha diretto da sé, invece, - London kills me - il protagonista, seppure di origine orientale, è ormai totalmente integrato nella metropoli, di cui cavalca la schizofrenica foiba multirazziale come ai tempi loro certi eroi picareschi dei romanzi americani «on the road». Masolino d'Amico

Persone citate: Flavio Giuseppe, Ishiguro, Kureishi, London, Ondaatje, Rushdie, Seneca, Trinidad

Luoghi citati: Africa Nera, Hong Kong, Inghilterra