A Ivrea battaglia per 70 mila
Carnevale bagnato, ma grande folla per il primo scontro tra gli arancieri Carnevale bagnato, ma grande folla per il primo scontro tra gli arancieri A Ivrea battaglia per 70 mila Oltre200feriti, oggi si replica Oltre mille quintali di arance «sparate» nel primo giorno di battaglia. Oltre 200 i feriti di cui una trentina abbastanza gravi da dover essere medicati in pronto soccorso. I numeri del primo grande appuntamento con il carnevale di Ivrea, edizione 1994, sono tutti qui, ragruppati nel solito «bollettino di guerra» che gli organizzatori della manifestazione e la Croce Rossa stilano a fine giornata quando gli arancieri, a piedi e sui carri, lasciano le piazze. Nelle tre tende allestite in città dalla Croce Rossa, medici e infermieri hanno lavorato a pieno ritmo tutto il pomeriggio. «Ma non ci sono state emergenze particolari - dicono i responsabili -. Quest'anno le arance non erano molto dure e non hanno provocato lesioni preoccupanti». Un solo ferito in gravi condizioni è arrivato all'ospedale di Ivrea. Ma dal carnevale di Pont-Saint-Martin, in Valle d'Aosta: Pietro Jon 27 anni di Donnaz, durante la sfilata a Pont Saint Martin, è caduto da un carro allegorico. E' in coma. La prognosi è riservata. A Ivrea la neve caduta nel primo pomeriggio non ha disturbato il carnevale. «E' andato tutto benissimo - dicono gli organizzatori - certo se il tempo ci avesse aiutati il pubblico sarebbe stato più numeroso». Ma, stime alla mano, c'è già di che essere contenti: carabinieri e polizia parlano di oltre 70 mila persone. E la sera di sabato erano addirittura in 100 mila per assistere alla presentazione della Mugnaia. Più delle aride cifre conta il calore con il quale è stata accolta la Violetta '94, Miriam Meli Pagella. Trentun anni, disoccupata, moglie di un insegnante di educazione fisica, è la prima Mugnaia «popolana» dopo decenni. Lei lo sa e ne va orgogliosa. «In città - dice - c'è una situazione occupazionale difficile. E io sono una del popolo, una che ha gli stessi problemi che a Ivrea hanno alcune centinaia di famiglie». Ma a questo nessuno sembra pensare, almeno per un giorno. C'è soltanto voglia di divertirsi e di lasciarsi coinvolgere dal carnevale e dalla tradizionale «guerra delle arance» alla quale si dedicano tutti con impegno gioioso. Le nove squadre di arancieri a piedi, Morte, Picche, Tuchini, Arduini, Scacci, Credendari, Pantere, Mercenari e Diavoli, anche quest'anno sono riu- scite a schierare in campo, nel primo giorno di battaglia, quasi tremila persone. La spesa che ognuno dei partecipanti ha dovuto affrontare, tra costo di iscrizione e acquisto della casacca, si aggira sulle 200 mila lire. Numerosi gli arancieri «under 14», tutti però rigorosamente controllati dai genitori. La questione sollevata lo scorso anno dal vice questore Maurizio Celia sull'obbligo di esercizio della patria potestà anche durante il carnevale è stata recepita da tutti; non ci sono state polemiche. Oggi, seconda giornata di scontri nelle quattro piazze destinate alla battaglia. Pariglie e quadriglie incominceranno a sfidare gli arancieri a piedi alle 14 in punto. In mattinata, invece, tradizionale appuntamento con la cerimonia di «As pianta al pich a l'uso antich». Nelle cinque piazze dei rioni cittadini, San Maurizio, San Ulderico, San Lorenzo, San Salvatore, San Grato, le ultime coppie dell'anno, danno la classica zappata nel luogo dove martedì saranno piantati gli «scarli». Lodovico Poletto Pont-St-Martin, cade dal carro: in coma Scene da un Carnevale: nella prima battaglia gli arancieri hanno bruciato mille quintali di «proiettili» In alto, la Mugnaia 1994, Miriam Meli Pagella, 31 anni Pont-St-Martin, cade dal carro: in coma Scene da un Carnevale: nella prima battaglia gli arancieri hanno bruciato mille quintali di «proiettili» In alto, la Mugnaia 1994, Miriam Meli Pagella, 31 anni
Persone citate: Arduini, Lodovico Poletto, Maurizio Celia, Miriam Meli Pagella, Pont
Luoghi citati: Ivrea, Pont Saint Martin, Pont-saint-martin, San Salvatore, Valle D'aosta
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