Prove d'apertura in periferia di O. R.

Prove d'apertura in periferia MILANO Prove d'apertura in periferia MILANO. La domenica continua a essere sacra per Milano, nonostante la città si proclami la più europea d'Italia. I commercianti appaiono contrari all'apertura domenicale, i cittadini ne sembrano entusiasti. La spaccatura è diventata immagine visiva, ieri, in via Lorenteggio, dove l'omonima associazione di negozianti ha per la prima volta proposto l'apertura domenicale. Oltre metà delle saracinesche sono rimaste abbassate, mentre i marciapiedi erano intasati. «Cera gente dieci volte più che nei giorni normali», dicono alcuni esercenti. «Si erano illusi di trovare tutto aperto», commenta il gioielliere Gaetano Bian¬ chi, presidente dell'«Ascoloren», che si batte per la facoltà di tenere i negozi aperti almeno per una domenica al mese. Ma «la domenica non si tocca», ribattono con fermezza all'Assobaires, che raggruppa i commercianti di corso Buenos Aires (due chilometri ininterrotti di vetrine). Le ragioni, secondo loro, stanno in un inevitabile aumento dei prezzi delle merci, dovuto al maggior costo del personale. «In realtà i clienti arriverebbero così numerosi che anche questi costi verrebbero ampiamente coperti», risponde pronto Bianchi. Ci sono, però, anche obiezioni di tipo non economico. [o. r.]

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