I laburisti uno Stato palestinese nei Territori

I laburisti! uno Stato palestinese nei Territori Peres: smantelleremo vari insediamenti I laburisti! uno Stato palestinese nei Territori Giornale di Beirut: la visita del Papa avvierà il ritiro israeliano dal Libano GERUSALEMME. Il segretario generale del partito laburista israeliano, Nissim Zvilli, ha detto che alla fine del processo di pace israelo-arabo ci saranno «uno Stato palestinese indipendente in Cisgiordania e Gaza e la restituzione delle alture del Golan alla Siria». In un raduno politico" svoltosi ieri, Zvilli ha detto che tra Israele e Giordania è già stata completata la cornice di un accordo di pace. Da Tunisi, il leader dell'Olp Arafat ha detto di aspettarsi «entro la fine di febbraio» la firma dell'accordo sulle modalità di attuazione del patto GazaGerico con Israele. Il ministro degli Esteri Shimon Peres, intervistato da Radio Gerusalemme, ha dichiarato che mantenere un insediamento ebraico nella striscia di Gaza «è più un peso che un vantaggio». E' la prima volta che un esponente del governo Rabin mette in discussione gli insediamenti nei territori occupati, e che dunque li rende «negoziabili». Finora, nessuno dei 144 insediaemnti ebraici presenti nella striscia di Gaza e in Cisgiordania è stato messo in discussione: il governo aveva sempre tenuto fermo che non sarebbero stati smantellati. Nell'intesa sui problemi di sicurezza firmata mercoledì al Cairo da Peres e dal leader dell'Olp Arafat, ci sono le clausole per la protezione dei 16 insediamenti di Gaza, inclusa la piccola e isolata comunità di Netzarim dove vivono 28 famiglie. Ora sembra proprio quest'ultimo insediamento ad essere in discussione: «Qual è realmente il vantaggio di mantenere un insediaemnto di 28 famiglie che ha bisogno di impiegare operai thailandesi (e non palestinesi, ndr), e che implica la presenza dell'esercito a garantirne la sicurezza?», si è chiesto Peres. E ha aggiunto: «Mi chiedo, che tipo di lavoro dovrà fare lì il nostro esercito? Abbiamo già deciso che le nostre truppe non farano i poliziotti a Gaza». Situazione in movimento anche sul fronte libanese. Un settimanale arabo ha scritto ieri che la visita del Papa in Libano, prevista per il prossimo maggio, potrebbe coincidere con l'avvio di un ritiro delle forze israeliane che occupano una fascia del Sud del Paese. «La data della visita del Papa è stata attentamente scelta per sincronizzarla con l'inizio del ritiro dei militari israeliani dal territorio libanese» che occupano dal 1978, ha scritto «al-Ousbou ai-Arabi», aggiungendo che la Santa Sede ha ottenuto «garanzie americane e israeliane sul futuro del Libano quale Stato indipendente e sovrano, e sui diritti dei cristiani in un Libano pluriconfessionale». [Ansa-Agi-Ap-Efe]

Persone citate: Golan, Nissim Zvilli, Peres, Rabin, Shimon Peres