i candidati di «Forza Italia»

n 3 Un gran balletto di nomi per il Parlamento della seconda Repubblica 1 candidati di «Fona Italia» Rifondazione sacrifica un deputato operaio? Azzolina: «Eravamo 3 su mille, sarebbe follia» All'orizzonte politico si affaccia una nuova formazione: la Lega per il Piemonte. Ma non è questo il problema per partiti e movimenti in corsa per il nuovo Parlamento. «Il nodo sono le candidature», il via vai di nomi per liste in parte ancora da inventare. Nella berlusconiana Forza Italia, l'imprenditore Gian Domenico Stievani pare che ci abbia ripensato. «Probabilmente rinuncia. Ha già troppi impegni di lavoro» dice il responsabile del movimento torinese Enzo Ghigo. La conferma (Stievani non si candida) arriva da fonti per ora ufficiose. Le stesse voci attribuiscono il collegio Collina al chirurgo Edro Colombini; Crocetta-San Paolo all'imprenditore Angelo Burzi; Chieri, San Mauro, Settimo al sindaco di San Mauro Nino Cherio; Mirafiori allo psichiatra Alessandro Meluzzi; Nichelino al professor Mussetto e un collegio (non ancora definito) a Paolo Mammola. Gli altri saranno occupati da esponenti della Lega Nord, da Farassino a Borghezio, da Scaglione a Matteja. Giochi fatti (o quasi) tra i pattisti di Segni: il collegio numero uno (centro) toccherà all'ex sindaco Zanone; Crocetta-San Paolo al professor Frigerio (docente a Economia), la collina all'ingegner Manassero, poi vìa via (sempre in città) la professoressa Vergani del Movimento per la vita, il professor Rattazzi, preside dell'Avogadro, e l'ingegner Cantoni. Nel Partito popolare entra ed esce il nome di Ernesto Olivero. L'altra sera alla sede del nuovo Pp di Martina zzoli il nome del fondatore del Sermig era dato per sicuro. Ma l'interessato senza smentire - ha lasciato l'ultima parola ai suoi giovani: «Se vorranno loro...» ha detto. I ragazzi dell'Arsenale della Pace, è bene ricordarlo, interpellati già nella scorsa primavera l'avevano dissuaso dal prestare il nome per la candidatura a sindaco. Tanta incertezza sul fronte progressista. Nessuno sa dire se il ministro del Lavoro, Gino Giugni, sarà candidato a Torino o a Genova per il nuovo psi di Ottaviano Del Turco. Dubbi e possibili rinunce nel pds: potrebbe ritirarsi il segretario Sergio Chiamparino, uno dei personaggi più noti dell'apparato di partito. «Sono pronto a fare un passo indietro - ha detto ieri a La Stampa. Oggi conferma: «Se il mio ingresso in lista dovesse pregiudicare la candidatura di Marisa Suino, non ci starei. Su 15 collegi sicuri, oltre alla Suino per ora c'è solo Maria Grazia Sestero di Rifondazione. Troppo poco». La riserva di Chiamparino dovrebbe sciogliersi nelle prossime ore, dopo la direzione del partito e con la conclusione delle trattative riprese ieri ad un tavolo progressista nuovamente completo. Pure Rifondazione comunista sembra convinta a fare il «passo indietro» chiesto dal gruppo dei 13 intellettuali e dalla cosiddetta «Società civile». Forse sacrificherà uno dei deputati uscenti, Angelo Azzolina, capo storico della Fiom-Cgil nello stabilimento di Mirafiori. L'interessato ha appreso della possibile esclusione con stupore. «La notizia non può essere vera afferma - perché nella scorsa legislatura tra Camera e Senato gli operai erano tre su mille. Io non rappresento la nomenclatura o l'apparato del partito ma la classe operaia. Se Rifondazione cede sarebbe una follia». Altro «nodo» la seconda candidatura in città (la prima è quella dell'ex sindaco Novelli) chiesta dalla Rete per Angelo Tartaglia, capogruppo del movimento in Consiglio comunale. Nei giorni scorsi il pds aveva espresso un deciso no all'ipotesi. «Novelli e basta, per far passare anche te dovranno passare sul mio corpo» aveva detto Chiamparino a Tartaglia in Comune. Se pds, Rifondazione e Rete dovessero davvero rinunciare ad un aspirante deputato, Alleanza democratica si direbbe soddisfatta e la «Società civile» avrebbe non tre ma cinque candidati. Giuseppe Sangiorgto Da sinistra, il segretario del pds Sergio Chiamparino e il deputato uscente di Rifondazione comunista Angelo Azzolina operaio a Mirafiori

Luoghi citati: Chieri, Genova, Italia, Piemonte, San Mauro, San Paolo, Torino