L'assessore presenta i progetti di rilancio con un calendario 1994 ricco di appuntamenti culturali

L'assessore presenta i progetti di rilancio con un calendario 1994 ricco di appuntamenti culturali L'assessore presenta i progetti di rilancio con un calendario 1994 ricco di appuntamenti culturali Il museo è una casa che va abitata Abbonamenti come doni per aumentare i visitatori Tra la Galleria d'arte moderna in ascesa e il languente (per ora) e vicinissimo Museo numismatico di via Bricherasio si gioca la prima parte del rilancio culturaleartistico dei musei civici. A corollario il Comune cercherà di mettere in cantiere due iniziative per incentivare le visite in tutti i musei di competenza: un abbonamento da regalare magari a Natale ad amici e conoscenti, un biglietto cumulativo per la visita dei musei cittadini. Sconti, incentivi, animazione, bambini che giocano nelle sale della Galleria, adulti «guidati» da esperti nelle visite alle collezioni, professori bisognosi di aggiornamento in cultura artistica: l'obiettivo è coinvolgere grandi e piccini all'insegna di uno slogan coniato lì per lì: «Il museo è una casa che va abitata». L'assessore Ugo Perone ce la mette tutta a spiegare, come è accaduto ieri, a docenti e rappresentanti di associazioni, giorna¬ listi e responsabili di archivi e gallerie che il Comune intende voltare pagina, dare a chi se lo merita e togliere a chi difetta di fantasia e progetti. Tutti soddisfatti? Nemmeno per sogno. C'è chi ha già fatto lo sciopero della fame e chi, come Andrea Flamini alias Giandqja, chiede in sala di poter avere un appuntamento, invano sollecitato, con l'assessore, per esporgli i problemi della Associasion Piemontèisa. Il progetto come emblema del futuro quadriennio «peroniano» e la delibera appena assunta dal consiglio, che modifica profondamente il regolamento dei musei civici e delle mostre, come vela della nave-cultura: al timone, con Perone, i dirigenti delle raccolte d'arte antica e moderna, il responsabile dell'ufficio mostre e «tre membri nominati dalla giunta su proposta dell'assessore». Tre esperti, insomma. Chi sa¬ ranno? Perone: «Non so ancora». Torinesi o esterni? «Potranno essere anche non torinesi». Sui tre esperti si faranno la differenza e la politica culturale pubblica della città. La politica si riappropria della cultura? E' un rischio, staremo a vedere. Numerosi gli appuntamenti in calendario. Alla Galleria d'Arte moderna, tra marzo e aprile, ci sarà la mostra delle fotografie di Federico Peliti (singolare pasticciere animato da grande curiosità), scattate in India a fine Ottocento. Sempre in primavera «Opere su carta» acquisite dalla Fondazione De Fornaris (disegni e acquarelli da Morandi a Griffa, da Ferri a Gastini e fotografie di Avigdor); in estate antologica dello scultore Luigi Mainolfi; in autunno la già annunciata mostra «Torino 1902» sulle arti decorative a cui si accompagneranno convegni, spettacoli, attività didattiche; a dicembre la seconda edizione del premio di pit- tura Giuseppe Sobrile. Su questo canovaccio s'innesteranno l'esposizione di opere di Nella Marchesini Malvano, di De Fornaris, dei paesaggisti piemontesi d'inizio secolo. Interessante ciclo di conferenze al museo numismatico attorno «Aromatica», mostra in corso, che ha fatto affluire in un mese più pubblico di un anno. Prosegue l'attività intensa del museo «Pietro Micca» (in autunno allestirà un mini-accampamento militare del '700) e del Borgo Medievale che si vuole rilanciare in primavera e in autunno con convegni e tornei. Pier Paolo Benedetto -Hit ^^"^shl^Lh Andrea Flamini cioè Giandoja ha sollecitato un incontro con l'assessore per esporre i problemi della Associasion Piemontèisa

Luoghi citati: India, Torino