La signora Bongiorno arriva in tv

La signora Bongiorno arriva in tv «Cara Maria Rita» condotto dalla psicoterapeuta Parsi, curato da Daniela Zuccoli La signora Bongiorno arriva in tv Dice: «Facevoproposte, ma nessuno le voleva» MILANO. «Cara Maria Rita», cominciano le migliaia di lettere che la psicoterapeuta Maria Rita Parsi ha ricevuto in questi anni tenendo le sue rubriche in tv (specialmente a Telemontecarlo) e sui giornali. E questo sarà il titolo della trasmissione che Parsi condurrà da domani su Retequattro, alle 23, per 11 puntate ognuna di mezz'ora; regia di Roberta Bellini. Il programma è a cura di Daniela Bongiorno, finora nota quale moglie di Mike ed esperta di moda. «Da tempo mi sarebbe piaciuto lavorare in televisione - dice - ma finora mi sono vista bocciare tutti i programmi che proponevo». Da alcune lettere più significative sono stati tratti brevi filmati. Nella prima puntata si parlerà di genitori che litigano davanti ai figli, di molestie sessuali sul lavoro, di un uomo che ha una relazione extraconiugale ma deve trascorrere le feste in famiglia. Durante la proiezione e/o al termine. Maria Rita commenterà, darà suggerimenti «invitando soprattutto ad approfondire, a soppesare anche aspetti magari non adeguatamente valutati». A volte Maria Rita interpellerà, al telefono, persone che hanno scritto sui temi di cui si è parlato. C'è anche il caso di una studentessa innamorata di un compagno che per mantenersi agli studi lavora, è onesto, serio, affidabile. Il problema è questo: è nero. I genitori sono contrari. Chiaro che la psicologa le dirà di decidere con la propria testa senza farsi condizionare, però si chiederà pure quanto l'ostilità familiare pesi sulla serenità della giovane e dello stesso rapporto. Di vicende come quelle per cui ci si rivolge a Maria Rita, le cronache sono piene: ad esempio il ragazzo che per impedire alla fidanzata di abortire ha scritto al Papa e al Presidente della Repubblica («patologico non soltanto per la violenza esercitata su di lei, ma per il bisogno di ricorrere a due supermodelli di comporta¬ mento virile», oppure quel medico di base che per la propria militanza cattolica rifiuta di prescrivere la pillola («può farlo nel suo studio privato, ma non qi-ando lavora al servizio della collettività». Da tempo curiosa di psicologia, Daniela, molto gentile, equilibrata, elegante, approda a Retequattro «dopo 22 anni di matrimonio con Mike e almeno 7 o 8 di voglia di lavorare in tv». Il celebre marito è contento, anche se non s'immischia più di tanto. Il fatto di essere sposata con Mike da un lato l'ha avantaggiata, dall'altro ostacolata. «Conosco i meccanismi della tv meglio di molti altri», racconta Daniela, «e questo mi facilita le cose. Però, quando pensavo di lavorarci con un programma mio, mi scontravo non soltanto con un certo pregiudizio altrui, magari inconsapevole, ma pure con remore mie, come se avessi paura di approfittare della notorietà di mio marito. Così è stato, ad esempio, con qualche trasmissione sulla moda, che pure è il mio settore; facevo proposte che non venivano accettate e io non insistevo. Lo so, c'è chi dopo pochi mesi di fidanzamento riesce a ottenere programmi e compensi importanti, ma è una questione di stile. Io preferisco comportarmi diversamente». [o. r.) Daniela Bongiorno

Luoghi citati: Milano, Telemontecarlo