serial killer un editore solo per loro di F. P.

In Germania In Germania Serial-killer un editore solo per loro DBONN A Dracula a Barbablù, al più moderno Jeffrey Dahmer, il pluriomicida I cannibale di Milwaukee che ha fatto inorridire gli Stati Uniti e il mondo l'anno scorso: a Monaco di Baviera una piccola casa editrice si è specializzata con successo nella pubblicazione di libri sui più famosi serial killer della storia dell'umanità. «Non mi interessa tanto l'aspetto psicologico del pluriomicida - dice l'editore Michael Farin -, ma come questi fatti sanguinari diventano modelli per un'opera d'arte, un libro, un film». Da che mondo è mondo, dice Farin, i casi più orribili di cronaca nera diventano letteratura. Su Jeffrey Dahmer, che ammazzò 17 ragazzi e li fece a pezzettini (cronaca del febbraio scorso), sono già usciti 6 libri. Anche la Bellevile Edition l'ha messo naturalmente in programma. Lo stesso è accaduto per Ed Gein, vero «eroe» nel genere, contadino del Wisconsin smascherato nel '57. Fu lui, dice Farin, «l'ispiratore di tutta una generazione di film, da Psycho di Hitchcock al criminale Buffalo Bill (chiamato così perché scuoiava le sue vittime) ricercato dall'intrepida Judie Foster nel Silenzio degli innocenti. Due casi che più fecero discutere la Germania. Il «vampiro di Dusseldorf» Peter Kuerten, pluriomicida degli Anni 30, che ispirò a Fritz Lang M. Una città cerca un assassino e il mostro di Hannover, Fritz Haarmann, un investigatore privato omosessuale che negli anni decapitò e sfigurò 24 adolescenti. Haarmann ha avuto l'onore di essere immortalato in Berlino - Alexander Platz. «Dòblin si servì come modello delle descrizione che di Haarmann fecero i cronisti dell'epoca», dice Farin. L'anno scorso poi al Museo delle Belle Arti di Hannover è stato esposto un bronzo del viennese Alfred Hadrlicka che suscitò non poche polemiche: mostra Haarmann e i pezzi delle sue vittime. [f. p.]

Luoghi citati: Berlino, Germania, Hannover, Milwaukee, Monaco Di Baviera, Stati Uniti, Wisconsin