«Jackie lotta contro il cancro»

La sua portavoce: è in chemioterapia, ma continua il suo lavoro a New York La sua portavoce: è in chemioterapia, ma continua il suo lavoro a New York «Jackie lotta contro il cancro» L'annuncio dopo giorni di voci e di pettegolezzi I medici: «La vedova Kennedy ce la può fare» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Jackie è malata, seriamente malata. La vedova di John Kennedy, che ha 64 anni, subisce un trattamento chemioterapico da oltre un mese, da quando, cioè, le è stato dignosticato un linfoma. «Sta seguendo una cura che, secondo le previsioni, avrà succes-' so», ha dichiarato fiduciosa Nancy Tuckerman, la fedele portavoce di Jackie. La stessa Tuckerman ha tuttavia confermato che il linfoma che ha colpito l'ex first lady non è il morbo di Hodgkin ma una forma più seria di cancro al sistema linfatico. Magnificamente conservata dopo una vita di grande salute fisica, Jacqueline Kennedy Onassis contempla per la prima volta la prospettiva di un triste tramonto. La malattia, come spesso avviene, è stata scoperta per caso. Quella che sembrava una strana e testarda influenza ha costretto Jackie a consultare il proprio medico. Il linfoma che le è stato diagnosticato sarebbe allo stato iniziale e quindi curabile con la chemioterapia. La cura non ha wnpedito a Jackie di continuare il suo lavoro di «editor» presso la casa editrice Doubleday, recandosi, come d'abitudine, in ufficio tre giorni alla settimana e, per il resto, lavorando a casa. Secondo Nancy Tuckerman, Jackie sta mantenendo una normale vita sociale. Questa ò la parte buona della storia. La parte cattiva è che il linfoma vero e proprio è molto più difficile da trattare del morbo di Hodgkin. Secondo percentuali fornite dall'«American Cancer Society», il linfoma che ha colpito Jackie interessa 45 mila americani ogni anno. Di questi il 52% ha un'aspettativa di vita superio- re ai cinque anni. Per gli 8 mila che vengono colpiti dal morbo di Hodgkin, la percentuale sale al 78%. In entrambi i casi, quando lo sviluppo della malattia si rivela infausto, il sistema immunologico subisce danni irreparabili. L'ossessione di Jackie per la protezione della propria «privacy» è talmente nota che l'am¬ missione della malattia da parte della sua portavoce ha suscitato sorpresa e preoccupazione. Ma Nancy Tuckerman ha detto che Jackie ha preso la decisione dopo aver saputo che correvano «pettegolezzi» sulla sua salute. Nei 30 anni passati dall'assassinio di John Kennedy, Jackie non ha mai concesso un'intervi- sta, con una sola eccezione, pochi mesi fa, per una rivista letteraria. L'intervista venne preceduta da una trattativa particolarmente complicata, nel corso della quale Jackie pretese come condizioni che non le venisse rivolta alcuna domanda sulla sua vita privata e che al colloquio assistesse una sua testimone di fiducia. Ne emerse il ritratto di una donna profondamente innamorata dei libri e del suo lavoro di «editor». Particolarmente fiera del soprannome impostole, «l'arma segreta di Doubleday», Jackie ha curato libri importanti, dai romanzi del premio Nobel egiziano Mafuz all'autobiografia di Michael Jackson, «Moonwalk». Quando le chiesero come fosse riuscita a trovare un terreno di comunicazione con un personaggio come Jackson, Jackie rispose di condividere con lui proprio l'ossessione per la difesa della propria vita privata. Da anni Jackie è legata al commerciante di diamanti Henry Templesman, che la cronaca più cattiva ha soprannominato 1' «Onassis dei poveri». Ma mentre gli americani non perdonarono a Jackie l'unione con l'armatore greco, la «terza vita» di Jackie dopo la Casa Bianca e il jet-set venne apprezzata. Da allora il rispetto si è accompagnato a un amore per la donna che molti considerano l'unica regina nella storia degli Usa. Paolo Passarmi Per molti americani l'ex first lady è stata l'unica regina nella storia degli Stati Uniti Jacqueline e il presidente Kennedy [FOTO AP)

Luoghi citati: Nancy Tuckerman, New York, Stati Uniti, Usa, Washington